Partito dalla 14° posizione, Verstappen ha scelto di prendere il via del GP del Belgio con P Zero Red Soft per risalire rapidamente la classifica durante le fasi iniziali della corsa, arrivando al comando nel giro 12 e mantenendo la leadership fino al pitstop avvenuto al 16^ giro, quando ha montato le P Zero Yellow Medium. Due giri dopo era nuovamente in testa, per poi effettuare il pitstop finale, mettendo ancora le medie a 14 tornate dalla conclusione e andando a vincere per la seconda volta di fila partendo dalle retrovie (a Budapest, nella gara precedente, era partito decimo).
Tante le strategie viste in pista, con i primi tre piloti che ne avevano tre diverse. Sergio Perez, a differenza di Verstappen, non ha utilizzato le Soft, iniziando con le medie, cambiando ancora con le medie e quindi affrontando lo stint finale sulle hard. Carlos Sainz, partito in pole con le Soft, ha mantenuto la Ferrari al comando fino al giro 12, utilizzando tutti e tre i compound per arrivare sul terzo gradino del podio. In totale 16 monoposto hanno effettuato due soste con due soli piloti che si sono fermati tre volte. Prossima fermata Zandvoort, per il GP di Olanda, secondo round della tripletta, che dista circa 300 km da Spa, ovvero una delle distanze più corte fra due gare nel Mondiale per l’intero Circus della F1. Circa sei ore di strada che Pirelli affronta con un convoglio di 12 camion.
MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT: “Spa è una pista unica, ed è stato un vero piacere avere la conferma che sia parte del calendario di Formula 1 anche l’anno prossimo. Un successo di pubblico tale, 360mila persone, celebrato al meglio da macchine e piloti che non hanno lesinato sorpassi, duelli e a cui abbiamo contribuito con le nostre gomme e in condizioni meteo cosi variabili per tutto il weekend. Una sfida che ci soddisfa, con la Hard tornata vera protagonista, essendo stata utilizzata praticamente da tutti i piloti. Analizzeremo tutti i dati a nostra disposizione ovviamente, ma sentire per radio in pista che la Hard è stata 2 decimi più veloce di quanto previsto è una vera vittoria per noi. Pur sapendo che sarebbe stato molto più caldo di venerdì e sabato è interessante vedere come si siano alternate tante strategie in pista dato il meteo, l’evoluzione del circuito e un degrado superiore alle attese. Non abbiamo avuto particolari problemi di graining e il degrado è stato essenzialmente termico. Nessun problema inoltre con le recenti modifiche anche grazie alla esperienza della 24 Ore di Spa che si è corsa quando la F1 era a Budapest e che ha visto Pirelli portare qui ben 17.000 gomme. Congratulazioni alla Red Bull che ha realizzato una doppietta ottenuta con un passo gara davvero impressionante”.