Helmut Marko si fa delle domande (come tutti noi) sul tempismo del recente scandalo su Nelson Piquet. Poco prima del GP di casa di Lewis Hamilton, a Silverstone, ricorderete che è spuntato un video del tre volte campione brasiliano che parlava del campione definendolo con un termine peggiorativo. La cosa ha sollevato un mare di controversie, incluso il bando a vita dalla F1 e anche denunce penali che, secondo Marko, sono andati a favore di Hamilton e del suo team: “Non voglio difendere Piquet, ma se traduci correttamente il portoghese quello che ha detto non è un insulto“, ha detto al giornale Osterreich. “Conosciamo Piquet. Anche quando era in attività ha sempre fatto dichiarazioni al limite. L’unica cosa strana è che questa intervista dello scorso novembre sia emersa pochi giorni prima del GP di Gran Bretagna“. Marko sospetta che i collaboratori di Hamilton abbiamo voluto spostare l’attenzione dal tanto discusso incidente del 2021 con Verstappen, che è fidanzato con la figlia di Piquet, Kelly: “A quanto pare volevano che non si parlasse dell’incidente dello scorso anno a Silverstone. Il tempismo non è una coincidenza“. Marko condivide le dichiarazioni di Christian Horner, secondo cui la lotta per il Titolo tra Red Bull e Ferrari è molto più soft dell’intenso testa a testa del 2021: “Con la Mercedes, tutto diventa sempre politico“, mentre con la Ferrari è più divertente e non nasconde nemmeno la sua simpatia verso Charles Leclerc, dopo l’incidente al Paul Ricard quando era in testa, ma non risparmia una frecciatina: “Siamo alla pari in termini sportivi. E’ un peccato che Leclerc e la Ferrari continuino a fare errori nella battaglia contro di noi“.