Caldo doveva essere e caldo è stato nel venerdì al Paul Ricard, con temperature che hanno superato i 55 gradi in pista (55,6 picco massimo nella FP1). Carlos Sainz su Ferrari ha fatto segnare il tempo più veloce in assoluto in FP2, raccogliendo il testimone del compagno di squadra Charles Leclerc, il più veloce nella caldissima sessione precedente.
Tornati alla normalità dopo il formato Sprint della gara in Austria, i team si sono concentrati sullo schema di sviluppo più classico, provando le medium per i long run e le soft per la qualifica. Da un punto di vista prestazionale, i dati mostrano un gap fra le mescole stimabile in 0,6 secondi fra Soft e Medium, 0,9 fra Medium e Hard, una differenza che comunque deve tener conto dell’evoluzione di una pista che in queste condizioni può rappresentare il tema centrale del fine settimana francese. Nyck de Vries, ex-campione del Mondo F2, è sceso in pista in FP1 sulla Mercedes di Hamilton, facendo segnare il nono tempo, guidando sia su Soft sia su Medium.
MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT: “Con temperature che sono arrivate a sfiorare i 56 gradi – per poco non si è eguagliato il caldo record avuto in Malesia nel 2016! – tutti i compound impiegati hanno performato bene. Mi sembra chiaro che la Soft sarà la mescola usata per la qualifica ed è interessante vedere che un secondo giro veloce sia possibile, raffreddando le gomme, alternando tra un giro veloce e l’altro grazie a un buon recupero di aderenza e performance. Questo si potrebbe tradurre in un risparmio sui set di gomme in qualifica, che potrebbe rivelarsi cruciale nell’avere più medium e hard per l’intera strategia di gara”.