Dopo quella realizzata a Estoril, arriva la seconda pole di stagione per Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WSBK). Il sei volte Campione del Mondo la ottiene con il tempo di 1’26.080 migliorando di oltre mezzo secondo il record della pista che dal 2017 apparteneva al suo ex compagna di squadra Tom Sykes (1’26.641). Tutti i piloti al posteriore hanno utilizzato la soluzione SCQ, che il nordirlandese ha abbinato all’anteriore SC1 di sviluppo A0674. Il compagno di squadra, Alex Lowes, ha ottenuto il secondo miglior tempo, utilizzando però la SC1 di gamma all’anteriore. Completa la prima fila il Campione del Mondo in carica Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK), anche lui con SC1 di gamma anteriore. Quarto posto per Scott Redding (BMW Motorrad WorldSBK Team) e quinto per il leader di Campionato Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati), entrambi su SC1 di sviluppo anteriore come Rea.
Scelta unanime dei piloti sul pneumatico posteriore da utilizzare in Gara 1: tutti hanno optato per la SCX. Più varia la scelta dell’anteriore, con Rea, Lowes, Redding e Bautista che hanno optato per la SC1 di sviluppo A0674, mentre Razgatlioglu e Rinaldi hanno preferito affidarsi alla SC1 di gamma. Ottima la partenza del Campione del Mondo in carica che dalla terza casella in griglia riesce a portarsi sùbito al comando e a mantenerlo indisturbato fino a fine gara, chiudendo con oltre sei secondi di vantaggio sulla Kawasaki di Rea, secondo, e di oltre nove su quella di Lowes, terzo. Il turco centra così il suo secondo successo stagionale dopo la Superpole Race vinta a Misano. Da sottolineare la bella battaglia tra Rea e Bautista per il secondo piazzamento, terminata al 16° giro per una caduta dello spagnolo alla curva 12.
GIORGIO BARBIER, DIRETTORE ATTIVITÀ SPORTIVE MOTO: “I ritmi sono stati molto elevati fin dalla prima sessione del venerdì e la conferma l’abbiamo avuta in Superpole, dove ben 4 piloti sono scesi sotto il record della pista, con Rea che è riuscito a migliorarlo di oltre mezzo secondo. Il tempo di gara poi è stato mediamente due secondi al giro più veloce rispetto a Gara 1 dello scorso anno. Con temperature dell’asfalto mai al di sotto dei 30 gradi e intorno ai 46 in gara, la SCX di gamma posteriore si è rivelata la mescola chiave sia per i piloti Superbike che per quelli Supersport mentre all’anteriore lo è stata la SC1, di gamma o di sviluppo. Se domani le temperature, come sembra, dovessero rimanere in linea con quelle registrate oggi, sarà interessante vedere se qualche pilota proverà ad utilizzare la SCQ posteriore nella Superpole Race”.