Max Verstappen sfrutta al meglio la pole e vince la seconda gara sprint dell’anno in Austria sul circuito di Spileberg, rimanendo in testa per tutti i 23 giri (la distanza è stata ridotta di un giro essendone stato fatto uno in più di formazione), con i primi quattro piloti che hanno concluso la corsa nello stesso ordine in cui sono partiti. L’olandese ha utilizzato pneumatici P Zero Yellow medium da inizio a fine gara, cosi come fatto da tutti gli altri team a eccezione di Aston Martin e Williams che hanno preferito le P Zero Red soft. Meteo stabile, pista asciutta e abbastanza fresca, 26 gradi di temperatura aria, 34 sull’asfalto. Per quanto riguarda la prestazione, il gap tra le mescole è stimato in circa 0,3 secondi tra P Zero White hard e medium (seppur finora le hard siano state poco utilizzate) e 0,4 secondi tra medium e soft.
APPUNTI DI STRATEGIA
Basandoci sulla media dei dati di ogni team, la strategia più veloce per i 71 giri del Gran Premio d’Austria si attesta sull’opzione di una sosta, da medium a hard. Mentre le monoposto che partono dalle retrovie potrebbero anche partire su hard, con uno stint finale su soft o medium. In circostanze normali la strategia a due soste è più lenta e fra queste, la più efficace sarebbe quella di usare tutte e tre le mescole: medium, hard e poi soft. Consideriamo che le possibilità di intervento della safety car sono ragionevolmente alte su una pista stretta e veloce che non perdona il minimo errore. Per domenica il meteo prevede pioggia nelle prime ore della mattina, non influenzando la gara, ma sicuramente le condizioni della pista. Le temperature dell’asfalto dovrebbero essere sostanzialmente simili a quelle di sabato e i dati raccolti nella sprint potrebbero quindi rivelarsi molto utili.
MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT: “Ritengo che sabato i team abbiano ottenuto dati particolarmente utili dal long run sul compound medium effettuato nella sprint, raccogliendo informazioni importanti per la gara di domani con l’opzione migliore nella scelta di una sosta da medium a hard. Entrambe le mescole utilizzate per la sprint si sono comportate piuttosto bene con la medium che essendo più conservativa è divenuta la scelta più gettonata. La soft è stata utilizzata da quattro piloti nelle retrovie, dove Lance Stroll che con la sua Aston Martin è riuscito a recuperare quattro posizioni”.