Un GP di Gran Bretagna che non sarà dimenticato quello di oggi, per la prima vittoria di Carlos Sainz in F1, per le polemiche già esplose contro la Ferrari, per il secondo posto a sorpresa di Sergio Perez e il terzo di un Lewis Hamilton caricato come non lo si vedeva da tempo. Ma soprattutto per la paura del terribile doppio incidente al primo giro che ha causato la sospensione della gara per quasi un’ora, ma dal quale sono miracolosamente usciti illesi il pilota dell’Alfa Romeo Zhou Guanyu e quello della Williams Alex Albon, con il ritiro della Mercedes di George Russell.
Determinante per la vittoria di Sainz è stato il ritiro nelle fasi finali dell’Alpine di Esteban Ocon che ha fatto uscire la Safety Car: alla ripartenza, lo spagnolo ha attaccato il compagno di squadra Charles Leclerc grazie ai pneumatici nuovi, conquistando la prima posizione fino al traguardo, nel weekend memorabile del suo 150° GP, in cui ha anche assaporato la prima pole. Una gara non per deboli di cuore e che ha regalato colpi di scena a raffica nelle fasi finali, incluso vedere Perez – che partito 4° era scivolato in P16 dopo un pitstop per un contatto alla ripartenza – lottare con Hamilton e Leclerc e portare a casa una seconda posizione su cui nessuno avrebbe scommesso.
E più che soddisfatto nella gara di casa anche Lewis Hamilton, a podio per la seconda gara consecutiva e per la 13° volta a Silverstone, un record assoluto in F1.
Niente sorrisi invece per Charles Leclerc, quarto dopo essere stato al comando per la maggior parte della gara, seguito dall’Alpine di Fernando Alonso e dalla McLaren di Lando Norris. Solo 7° il leader del campionato Max Verstappen, scattato in testa al via ma la cui Red Bull ha subito danni alla seconda partenza, al punto da faticare a resistere agli attacchi di Mick Schumacher, che ha conquistato i suoi primi punti in F1. A completare la zona punti l’Aston Martin di Sebastian Vettel e la seconda Haas di Kevin Magnussen, con Lance Stroll 11° davanti alla Williams di Nicholas Latifi, alla McLaren di Daniel Ricciardo e all’AlphaTauri di Yuki Tsunoda.
Congratulazioni a Carlos per un fine settimana perfetto. Qualcuno dirà aiutato dagli errori commessi dal muretto Ferrari, ma una vittoria sicuramente meritata. Un duro colpo da incassare per Charles, che ha diritto ad avere delle spiegazioni logiche e credibili. Un team che lotta per il Titolo non può continuare a essere confuso nelle scelte. E soprattutto dire a parole che i due piloti sono alla pari, ma poi coi fatti dimostrare che così non è. Una vittoria è una vittoria, sono punti, ma quella di oggi sembrava avere un peso specifico diverso, al punto che noi sotto il podio Mattia Binotto non l’abbiamo visto (ma oggi era sotto quello della Formula 3 per il successo di Arthur Leclerc). Forse abbiamo visto male, ma la sensazione è strana e lascia l’amaro in bocca: se la pole o la vittoria non arrivano da Charles è come contassero zero o le avesse fatte un avversario. In una grande famiglia non ci si comporta così. Magari si finge a favore di telecamere e poi si discute in separata sede. Sono cose che fanno male, a chi le vive e a chi le guarda e conosce quei ragazzi. Bravo Carlos, hai vinto una gara pazzesca, contro tutto e tutti! E bravo Charles, perché molti al tuo posto sarebbero molto meno signori…
Barbara Premoli