La leggenda della F1 Mario Andretti ha attaccato Toto Wolff per aver sminuito il contributo che un team Andretti potrebbe portare nello sport. Il figlio di Mario, Michael Andretti, che ha corso per la McLaren nel 1993 e adesso è a capo di un impero del motorsport negli USA, sta cercando di convincere Liberty Media, FIA e i team a dare via libera al loro ingresso in F1. Ma il boss Mercedes non ha fatto segreto della sua opposizione, sostenendo che un undicesimo team significa semplicemente “un 10% in meno per tutti gli altri“. Secondo il campione 1978, che ha parlato direttamente con Toto Wolff della questione a Miami, il capo della Mercedes è rudemente sprezzante: “Toto Wolff ha parlato molto apertamente della nostra credibilità“, ha detto l’82enne ad Auto Motor und Sport. “Ma quando parla con me lo fa in modo diverso. Trovo le critiche pubbliche molto irrispettose perché noi siamo attivi nel motorsport da molto più tempo di lui. Io rispetto il suo successo, ma non ha motivo per guardarci dall’alto in basso“.
In particolare non tollera che Wolff lasci intendere che il gruppo Andretti non è riuscito a dimostrare la sua serietà sulla riuscita in F1: “La FIA è molto aperta verso di noi e noi abbiamo risposto a tutte le richieste. Adesso stiamo aspettando che ci dicano la cifra che dobbiamo pagare ai team per permetterci di entrare. Sappiamo che è di circa 200 milioni di dollari, Potrebbero volere di più, ma stiamo ancora aspettando il feedback. Per me è un po’ irragionevole. Sarebbe diverso con Bernie Ecclestone. Liberty Media dà troppo spazio ai team“. I preparativi del team Andretti comunque vanno avanti dietro le quinte, inclusi i progetti di trasferimento dalla sede negli USA in Inghilterra, un accordo motore con Renault e il pilota americano Colton Herta come star della squadra: “Ci chiedono sempre se vogliamo essere competitivi“, ha proseguito Andretti, riferendosi sempre a chi mette in dubbio che il gruppo meriti un posto in F1. “Io rispondo ‘è un nostro problema!’. Non conoscete la nostra preparazione. Non dobbiamo assumere nuove persone, abbiamo esperti che hanno le conoscenze necessarie. Dal lato finanziario abbiamo dei partner credibili che sono consapevoli della portata del progetto. Stiamo lavorando sul programma da molto tempo, perché è quello che vogliamo e meritiamo più rispetto“. Parole sante, Mario!