La F1 viene attualmente gestita in uno stile americano che Bernie Ecclestone non avrebbe mai pensato di vedere. L’attenzione avuta dal primo GP di Miami è stata enorme, anche se ci sono state critiche sugli aspetti più pacchiani, come il finto porto con gli yacht. Toto Wolff ha detto: “La città è in fermento, la F1 è ovunque, la quantità di richieste da parte di ospiti che abbiamo avuto è incredibile. Penso che finalmente si possa dire che siamo sbarcati in Nord America“. Secondo Zak Brown; “La richiesta da sponsor e fans è stata fuori da ogni previsione, mai vista una cosa del genere da quando sono in F1. Presto avremo Las Vegas, quindi mi piace il riscontro che stiamo avendo in Nord America e sono curioso di vedere dove arriverà la sua popolarità“.
Decisamente meno entusiasta è il 91enne ex-boss della F1 Bernie Ecclestone, che è stato estromesso da qualunque incarico poco dopo l’ingresso di Liberty Media, cinque anni fa: “Stanno producendo una F1 in stile americano“, ha detto a Bloomberg. “Può darsi che sia positivo, d’altronde dall’America arrivano un sacco di cose stupide e tutti ne sono felici, ma non è il modo in cui io gestivo le cose“. Quando gli sono stati riferiti i commenti di Ecclestone, il CEO di Liberty Media Greg Maffei ha detto che il rispetto tra loro non è mai venuto meno: “Bernie può dire tutto ciò che vuole, ma la realtà è che adesso tutti vogliono salire a bordo di questa F1“. Wolff riconosce il contributo di Ecclestone nel successo della moderna F1, ma aggiunge anche che l’inglese non sarebbe stato in grado di guidare lo sport nella nuova era digitale: “Bernie è stato un grande nella sua era, ha inventato lui questo sport, ma la tecnologia è cambiata“.