Il primo weekend della F1 a Miami sta sollevando grande attenzione mediatica, ma non tutti i piloti tessono le lodi del circuito. Il campione Max Verstappen ha per esempio definito il settore lento e stretto “Mickey Mouse” e anche Lewis Hamilton non ne parla in modo positivo: “Mi ricorda quando avevo 6 o 7 anni e giravo con un go kart in un parcheggio, passando tra le macchine“. Deluso Carlos Sainz, che dice che al di fuori della traiettoria “sembra di guidare su una strada bagnata. Frenare tardi è difficile, meglio completare la manovra prima del punto di frenata“. Stessa linea per Sergio Perez: “Sono estremamente deluso che non ci sia grip fuori traiettoria, sembra ci sia la ghia. Un peccato perché penso che la gara non sarà facile per questo motivo“.
Furioso Esteban Ocon, che per via di un piccolo testacoda nelle libere è finito contro il muro di cemento con la sua Alpine (costretto poi a saltare le qualifiche), con un impatto di 51G, “una cosa che nessun pilota dovrebbe tollerare. Anche Carlos è uscito in quel punto e quando si è lamentato del pericolo col direttore di gara non è stato fatto niente, inaccettabile. Carlos aveva male al collo, io mi sono graffiato le ginocchia, tutto per qualcosa che dovrebbe essere evitabile“. Lance Stroll ha definito il tracciato “ridicolo, uno scherzo“.