Alpine è nella fase di ricostruzione che ha portato al successo in F1 team come Ferrari e Mercedes. Secondo alcuni il team di proprietà della Renault sta macinando acqua nello sport, con un progetto che sembra sempre non portarla oltre la metà della griglia. Quando gli è stato chiesto di citare un obiettivo per il futuro, il CEO Renault Luca de Meo ha detto al Corriere dello Sport: “Mettere tutti in grado di lavorare al meglio. Diffido di chi spiega esattamente quando e perché vincerà il campionato“. La Ferrari però lo scorso anno ha detto abbastanza chiaramente che stava lavorando su una macchina per i nuovi regolamenti, per poter lottare per il Titolo nel 2022: “E’ così che funziona“, ha proseguito De Meo. “Passi due anni mettendo insieme tutti i pezzi, passo dopo passo, poi d’improvviso i pianeti si allineano. Sembra che la Ferrari sia su questa strada. Ha funzionato anche per altri, come la Mercedes, che ha anche tratto beneficio dai regolamenti che permettevano loro di partire con due anni di vantaggio sugli altri“. Attualmente Alpine è solo 6° in classifica, a un posto dalla posizione finale nel Costruttori 2021. E’ troppo presto per il team di Enstone fare previsioni sulla stagione 2022? “Tirare una conclusione? Sì, anche se certe osservazioni sono legittime“, dice De Meo. “Prima di tutto, non c’è dubbio sul fatto che il nuovo motore funzioni. I tecnici mi assicurano che telaio e aerodinamica sono basati su concetti in evoluzione. Significa che abbiamo forse margini maggiori di miglioramento rispetto ad altri team che hanno scelto approcci più estremi. Abbiamo preso o spostato figure importanti come Harman, Szafnauer, Famin, Pat Fry. Penso ci voglia un anno per mettere in ordine la casa. Non eravamo confusi, abbiamo sempre avuto un progetto, costruire un team omogeneo, è questo che probabilmente ci mancava all’inizio. Dire che puntiamo al terzo posto sono congetture che vengono fatte dall’esterno“.