Tensione tra Liberty Media e FIA per discussioni di carattere finanziario legate alla F1 Sprint. La Formula 1 Commission si è riunita a Londra questa settimana, presieduta dal presidente FIA Mohammed Ben Sulayem. In agenda il desiderio del managing director F1 Ross Brawn di aumentare il numero dei weekend Sprint nel 2023 dagli attuali tre ad almeno sei. In un comunicato emesso dopo l’incontro di martedì, la FIA ha ammesso non solo che il format lo scorso anno “era stato popolare tra fans e stakeholders“, ma che “Formula e team supportano l’estensione a sei Sprint nel 2023“. Ma la FIA ha anche un problema sei Sprint: “Pur supportando il principio di un aumento del numero degli eventi Sprint, la FIA sta ancora valutando l’impatto di questa proposta sulla sua operatività e il personale in pista e darà il suo feedback alla Commissione“. Secondo Il Corriere della Sera, quello che sta succedendo è una disputa sui soldi e una spaccatura tra Ben Sulayem e Stefano Domenicali. Sulla stessa linea il giornale olandese De Limburger, che conclude che FIA e F1 “sono diametralmente opposte” sulla questione finanziaria legata a più Sprint. “Fonti riportano che la FIA, tramite il suo presidente, ha presentato una domanda addizionale. Ben Sulayem vorrebbe soldi dalla F1 per poter organizzare le sei Sprint. La domanda è come sarà risolta la questione, perché la leadership della F1 trova la richiesta del presidente FIA a dir poco irragionevole“. L’agenzia belga Sporza riporta la dichiarazione di un portavoce FIA: “In linea di principio siamo favorevoli a più gare Sprint, ma stiamo ancora studiando quale impatto avrà sul personale e il nostro lavoro in circuito“.