Abbiamo visto di tutto in F1. Circuiti sorgere dal nulla e dalle aree più impensabili, che restano opere d’architettura di notevole interesse. Abbiamo visto città trasformate in piste. La notte diventare giorno. Quello che ci mancava era un finto porto con delle finte spiagge. Sì perché se almeno a Montecarlo e ad Abi Dhabi il mare c’è, per il prossimo GP di Miami si sono inventati il finto porto con le barche ormeggiate, come riporta questo tweet dal prossimo GP avremmo yatch nel bel mezzo di un parcheggio:
Progress on the fake marina at Miami, I honestly do not even know what to say about this pic.twitter.com/QBz2WzI7O6
— Dan – EngineMode11 (@EngineMode11) 25 aprile 2022
Finta Marina, finte spiagge, piscine lungo la pista. Insomma, una carnevalata che sembra essere troppo anche per gli americani abituati a questi exploit, allo show esasperato e al trash. Ma a noi ci va bene tutto, per carità. Però non venite poi a tartassare le gonadi con la storia dell’ecologia e della tecnologia green per favore, quando assistiamo a queste inutili dimostrazioni di finto sfarzo. Non prendeteci per i fondelli. Come spedire tutto via aereo dall’Europa in America per poi rispedire tutto a Barcellona per il GP successivo. Un andare e venire atlantico che si poteva pianificare. Alla faccia dell’ecologia, del green, del risparmio energetico e della mobilità sostenibile tanto sbandierati, vero Liberty Media, F1 e FIA?
Riccardo Turcato