Toto Wolff nega che il suo rapporto con Lewis Hamilton si stia incrinando e respinge le voci secondo cui potrebbe lasciare il suo ruolo di team boss. Tutto questo mentre al quarto GP della stagione il sette volte campione ammette che le sue speranze iridate per il 2022 sono andate e Wolff dichiara che Imola è il punto più basso della Mercedes. “La risposta non tarderà ad arrivare“, ha detto a chi gli ha chiesto se tutto questo potrebbe portare a un suo allontanamento. “Ma non ci sono problemi, le mie spalle sono grandi“, ha detto a RTL. “Io sono co-proprietario di questo team, quindi non vado da nessuna parte. Bisogna accettare anche le critiche e io sono sempre il primo a mettermi sotto esame. Per motivazione, livello di energia, è ancora divertente? Per quanti mi riguarda ho risposto sì a tutto. Se un giorno non dovesse più essere così sarei il primo ad ammetterlo e passerei il bastone del comando a qualcuno che può correre di più. Ma mi piace, mi piace andare al recupero. Adesso vediamo se ci riusciremo“.
Questo è l’approccio brillante a una pillola amata che la Mercedes si trova a ingoiare dopo anni di dominio in F1 e arriva il giorno dopo che Wolff e Hamilton sono stati ripresi a discutere nel box: “Non abbiamo affatto discusso“, insiste l’austriaco. “Eravamo solo arrabbiati per via del risultato della sessione, Lui l’ha urlato a me, io l’ho urlato a lui, ma il motivo per uno scambio così emotivo era lo stesso“. Wolff dice che è solo naturale che, dopo così tanto successo, i team di F1 tendano a sollevare il piede e perdano in performance: “Con i nostri otto Titoli abbiamo già spinto molto avanti quel livello. Come esseri umani dobbiamo guardarci e chiederci se non siamo più così affamati. Ma non credo sia così. Dobbiamo stare in guardia. C’è qualcuno che non ha lo stesso livello di energia? O la stessa motivazione, che non si diverte più a lavorare? Mi faccio queste domande di continuo“. Una di queste domande è se la Mercedes abbia davvero sbagliato con la filosofia “no pance” della sua monoposto 2022, di cui il porpoising è il maggior problema: “Non ci sono vacche sacre“, ha risposto Wolff. “Se siamo dell’idea che questo non ci porti da nessuna parte – e questa decisione sarà presa nei prossimi mesi – allora a un certo punto dovremo dire ‘Quando avevamo una macchina che funzionava e perché?’. Allora inizieremo a sviluppare da lì e cercheremo di risolvere questi problemi“.
Hamilton intanto guarda avanti e si sta già concentrando sul 2023: “Dobbiamo essere realisti, dobbiamo trovare un secondo e mezzo molto veloecmente e poi finire davanti a Ferrari e Red Bull in tutte le gare. Adesso è più importante trovare una soluzione, speriamo quest’anno, ma al massimo per la prossima stagione. Non dobbiamo trovarci di nuovo in questa situazione“. A complicare le cose il fatto che Ferrari e Red Bull davanti allungano, con Verstappen che ha detto che “la macchina a Imola è decisamente migliore e più leggera“, dopo le novità introdotte e la riduzione di peso.