Charles Leclerc è stato il più veloce nel venerdì del GP dell’Arabia Saudita, primo in entrambe le sessioni. Nelle FP2 ha fatto un tempo di 1.30.074s, con Verstappen a 0.140s, ma a 20 minuti dalla fine il pilota Ferrari ha toccato il muro alla curva 4 e poi è rientrato ai box. Il miglior tempo di Verstappen è arrivato con le medie, ma il secondo run è stato rovinato dalla Virtual Safety Car, dopo che la Haas di Kevin Magnussen è rimasta ferma in pista per un problema alla power unit. Terzo Carlos Sainz che come il compagno di squadra ha sfiorato il muro, con la Red Bull di Sergio Perez quarta. A seguire le Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, con l’inglese (che ha chiesto di cambiare sedile a metà sessione per essere più alto in macchina) a 0.439s da Leclerc e il compagno di squadra a un decimo in sesta posizione. Buon passo per la McLaren, con Lando Norris 7° con le soft, seguito dalla Alpine di Esteban Ocon, con il compagno di squadra Fernando Alonso 11°.
Nono Valtteri Bottas con l’Alfa Romeo, con Yuki Tsunoda migliore delle AlphaTauri 10°. Dodicesimo Pierre Gasly, seguito da Mick Schumacher, dalla Aston Martin di Lance Stroll, dalla McLaren di Daniel Ricciardo, 15°, e da Nico Hulkenberg (sostituto di Sebastian Vettel, ancora positivo al Covid), con Guanyu Zhou 17°. A chiudere la classifica le Williams di Nicholas Latifi e Alex Albon e la Haas di Magnussen, in giornata no, con problemi idraulici nelle FP1 e al motore nella seconda ora. Ma adesso l’attenzione come sapete non è solo sulla pista in questo GP ma anche sull’attentato alla raffineria Aramco a una ventina di km dal circuito. Al termine della seconda sessione, un nuovo meeting tra F1, FIA e gli organizzatori del GP per fare il punto sulla situazione. Intanto Liberty Media ha annullato tutte le interviste ai piloti e ai tecnici dopo le FP2 e non ci saranno eventi promozionali né sabato né domenica.