Il comunicato che si aspettava è arrivato: “Haas F1 Team ha deciso di mettere fine, con effetto immediato, alla title partnership di Uralkali, e al contratto con il pilota Nikita Mazepin. Come il resto della comunità della Formula 1, il team è scioccato e rattristato dall’invasione dell’Ucraina da parte e augura una rapida e pacifica conclusione del conflitto“. Da notare che in tutto il comunicato la Russia non è neppure citata. Ma i colori del comunicato sono sempre quelli della Russia, ci sa che i grafici dovranno intervenire quanto prima e sceglierne altri… E poi un dubbio sulla title partnerhip: è chiusura vera e totale o solo di facciata? Uralkali non sarà più “title” ma resterà comunque dietro le quinte in altra forma e con i suoi capitali? Spiace comunque per Nikita che, per quanto ne abbia combinate di tutti i colori in pista e fuori e il sedile in F1 l’avesse grazie ai miliardi di papà, oligarca grande amico di Putin, non ha colpe, come tutti gli atleti russi tagliati fuori da ogni competizione sportiva a livello internazionale. Inclusi quelli paralimpici, un vero scandalo.
Il pilota ha commentato sui social la situazione, addossando chiaramente la colpa della scelta esclusivamente al team: “Cari fans e followers, sono molto deluso di sapere che il mio contratto in F1 è stato concluso. Pur comprendendo le difficoltà, le decisioni della FIA e la mia volontà di accettare le condizioni proposte per continuare sono state completamente ignorate e non c’è stato seguito a questo passo unilaterale. A quelli che hanno cercato di capire il mio eterno grazie. Ho fatto tesori del mio tempo in F1 e spero sinceramente che potremo tornare tutti insieme in tempi migliori. Avrò altro da dire nei prossimi giorni. Nikita“.
Barbara Premoli