Helmut Marko sostiene la decisione di permettere a Nikita Mazepin di continuare a correre in F1. Durante il meeting straordinario della World Motor Sport Commission svoltosi ieri per discutere della crisi Russia-Ucraina, la FIA è andata in controtendenza rispetto al trend internazionale, decidendo di permettere ai piloti russi di continuare a correre. “Se Mazepin può restare nel team senza il supporto finanziario di Uralkali, allora secondo me non c’è alcun bisogno di escluderlo per via della sua nazionalità. Nemmeno Medvedev è stato espulso dal tennis internazionale. Il problema sono i soldi russi“, ha detto a RTL. La FIA ha proibito bandiere e colori russi e la sospensione del GP a Sochi adesso è diventata cancellazione. Gli sponsor russi non sono stati proibiti in modo specifico, ma Marko ritiene che basteranno controlli sociatari più ampi sui finanziamenti russi. “Con tutte le misure per limitare la transazioni dei pagamenti, non saranno possibili ulteriori finanziamenti. Penso che questo basti“.
E’ quindi probabile la partenza permanente del title sponsor Uralkali dalla Haas, ma il team boss Gunther Steiner ha detto “A questo punto non ho commenti“. Secondo Auto Motor und Sport, Uralkali – guidata da Dmitry Mazepin, il papà di Nikita, molto vicino a Vladimir Putin – per ora sarà salva “dato che parte dei soldi sono già fluiti“. Ma secondo alcune fonti Mazepin senior avrebbe venduto le sue quote nel team di F2 Hitech. E il giornale tedesco Bild ritiene che il 22enne avrà problemi a correre nei 23 GP nel calendario 2022 per ottenere i visti. La Ferrari intanto ha negato le voci secondo cui potrebbe perdere uno sponsor russo importante: “Kaspersky è un’azienda globale“, ha detto il team boss Mattia Binotto.