Alfa Romeo GTV e SPIDER – di Ivan Scelsa – Giorgio Nada Editore, 2022 – Formato: 24.3×27 cm – Pagine 96 – Foto: 205 a colori e in b/n – Brossura con alette – Testo: italiano – Prezzo: 28.00 euro
All’inizio degli anni 90, il mondo dell’automobile nazionale è interamente nell’orbita Fiat che, nel 1986, ha acquisito anche l’Alfa Romeo, stremata da un decennio in cui è sopravvissuta anche grazie al sostegno dello Stato. Sono anni di forte cambiamento, con la direzione del Centro Stile di Arese affidata a Walter de Silva il quale, a causa della carenza di risorse da investire, deve sfruttare e adattare le sinergie del Gruppo utilizzando il pianale Tipo II per progettare una nuova gamma di modelli. Occorre infatti rimpiazzare il “Duetto” – ormai giunto a fine carriera dopo oltre un quarto di secolo – e nel contempo affiancargli una vettura coupé, assente dai listini dall’uscita dell’Alfetta GT. In sinergia con Pininfarina nascono così i modelli GTV e Spider, due vetture equipaggiate da una gamma motori a quattro e sei cilindri, aspirati e turbo. In un decennio di carriera subiranno due aggiornamenti e si presteranno a diverse serie limitate, con interessanti declinazioni anche in tema di competizioni e un successo che, oggi, le vede nuove protagoniste del collezionismo, non solo nazionale. Il volume ripercorre lo sviluppo stilistico e meccanico di entrambe le vetture avvalendosi anche della testimonianza diretta di chi le progettò e di esperti del settore.
Ivan Scelsa: “La storia di un marchio automobilistico è costellata da momenti, implicazioni, complicazioni sociali e politiche che, inevitabilmente, riversano i propri effetti anche sulla tecnica e la produzione. E questo, all’Alfa Romeo, lo sanno bene. L’abbandono dei motori in lega leggera a favore dei monoblocchi in ghisa a cui viene aggiunta la testata, rappresenta solo la punta dell’iceberg. Il malessere di metà anni 90 è profondo e parte dall’imposizione di soluzioni non ritenute adatte alla progettazione di un’Alfa Romeo. La scelta aziendale di utilizzare il telaio di Tipo II anche per le nuove sportive di Arese è riconducibile alla carenza di risorse da poter investire nello studio di una nuova scocca e, nel contempo, nella necessaria urgenza di rimpiazzare il “Duetto” ormai giunto a fine carriera… Basterebbero queste prime righe per inquadrare il contesto. E sarebbero sufficienti anche come presupposto per una ?’competizione” tra Bertone, Pininfarina ed il Centro Stile Alfa Romeo per definire e far proprio il progetto. Ma dietro la “916” vi è molto di più…”.