“Il gasolio sfonda la soglia di 1,7 euro al litro. Un nuovo primato che non accadeva dal 4 marzo 2013, quasi 9 anni fa. La benzina in modalità self service, dopo aver superato settimana scorsa la barriera di 1,8 euro al litro, cosa che non accadeva dall’11 marzo 2013, prosegue la sua corsa raggiungendo i 1,835 euro al litro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sulla base dei dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica. “Dall’inizio dell’anno, in un mese e mezzo, un litro di benzina è rincarato di più di 11 cent, pari a 5 euro e 78 cent per un pieno di 50 litri, 139 euro su base annua, un litro di gasolio costa oltre 12 cent in più, 6 euro e 14 cent a rifornimento, equivalente a 147 euro annui. In un anno esatto, dalla rilevazione del 15 febbraio 2021, quando la benzina era pari a 1.500 euro al litro e il gasolio a 1.373 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 16 euro e 74 cent in più per la benzina e 16 e 76 per il gasolio, con un balzo, rispettivamente, del 22,3% e del 24,4%. Una stangata, su base annua, pari a 402 euro sia per la benzina che per il gasolio. Il Governo non può voltarsi dall’altra parte, facendo finta di non accorgersi che i rincari dei carburanti, oltra a dare una mazzata ad automobilisti e camionisti, stanno incidendo sulla casalinga di Voghera quando va a fare la spesa al mercato e sulla quale sono traslati i maggiori costi di trasporto. Persino i benzinai oggi si stanno lamentando. Per questo urge la riduzione delle accise di almeno 20 centesimi. In tal modo, conteggiando anche l’Iva si tornerebbe a un valore ragionevole, con la benzina sotto 1,6 euro al litro“.