Daniel Ricciardo invita tutti a darsi una calmata, mentre la F1 sta per rivelare il destino del race director Michael Masi. Dalla controversa finale di Abu Dhabi 2021, ma anche prima di allora, in molti avevano chiesto un suo allontanamento. Non è ancora chiaro cosa succederà, potrebbe essere licenziato o affiancato da una struttura che gli dia maggior supporto. Secondo le ultime voci, con la FIA che ha detto di non essere pronta a pubblicare i risultati delle indagini fatte, è che Masi sarà spostato a un ruolo sulla sicurezza.
“Non riesco a ricordare un direttore gara che sia mai stato tanto messo sotto accusa dai media come questo“, ha detto il connazionale Ricciardo. “Quello che è successo ad Abu Dhabi è stato un passo verso l’ignoto“. Dopo la riunione della F1 Commission di lunedì a Londra, cui erano presenti i team boss tra cui Toto Wolff e Christian Horner, la FIA ha annunciato che il nuovo presidente Mohammed bin Sulayeam ha ascoltato i feedback, che adesso saranno “inclusi nell’analisi del presidente prima che nei prossimi giorni questi comunichi le notizie su cambiamenti strutturali e un piano d’azione“. Il pilota della McLaren sembra dalla parte di Masi: “Non so se la parola sleale sia corretta, ma ci sono state discussioni prima e la situazione di Abu Dhabi ha creato ancora più scalpore. Forse sarebbe il caso che tutti scalassero una marcia“. Il compagno di squadra Lando Norris concorda sul fatto che “le decisioni di Masi sono rispettate nel 99% dei casi“, aggiungendo che i piloti semplicemente vogliono regole chiare e leali: “Noi piloti facciamo degli errori, è umano, quindi è logico che anche il controllo gara ne faccia. Io supporto Michael Masi, ma dobbiamo evidenziare quello che non è andato bene negli ultimi anni“. Ricciardo ha proseguito dicendo che “se Michael vuole restare, dovrebbero permettergli di farlo. Non penso che dovremmo giudicarlo sulla base di una sola gara. Tutti quelli che amano il nostro sport continuano ad amarlo, anche dopo Abu Dhabi“. Dubitiamo, però, che Mercedes, Toto Wolff e Lewis Hamilton siano della stessa idea…
Barbara Premoli