La metropoli di Wuxi, in Cina, è un modello di riferimento per le Smart City e proprio qui Audi sta testando la guida autonoma in combinazione con l’infrastruttura connessa. A fine gennaio il Marchio dei quattro anelli ha effettuato un ulteriore passo avanti, portando su strada una Audi Q8 modificata per poter viaggiare senza l’ausilio del conducente: un test che è, di fatto, la prima prova al mondo di un veicolo a guida autonoma su strade pubbliche con comunicazione V2X.
La comunicazione V2X (Vehicle-to-everything, che si può tradurre con “Veicolo verso qualsiasi cosa”) consente ai veicoli di connettersi direttamente tra loro, con l’infrastruttura circostante e con gli altri utenti della strada. Una funzionalità essenziale per una guida altamente e completamente autonoma, in particolare in termini di sicurezza stradale. Ad esempio, il veicolo è in grado frenare automaticamente per evitare impatti con altre vetture e pedoni, anche se il conducente non si è reso conto dell’imminente pericolo. Inoltre, accosta in maniera autonoma in presenza di veicoli di emergenza in avvicinamento, come ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco, e utilizza la connettività V2I (Vehicle-to-infrastructure) per il servizio sulle informazioni relative ai semafori.
Alla World Internet of Things Exposition 2021 di Wuxi, Audi ha anche presentato le proprie tecnologie brevettate V2I (da veicolo a infrastruttura) e V2P (Vehicle-to-pedestrian, da veicolo a pedone), che sono attualmente in fase di test, per la prima volta, su un tratto di strada lungo 6,5 chilometri. Grazie alla tecnologia V2P, i veicoli sono in grado di frenare autonomamente per evitare una collisione con pedoni nascosti alla vista, riducendo così drasticamente gli incidenti tra vetture e persone. Tra le tecnologie V2P brevettate da Audi non manca l’avvertimento per i ciclisti in avvicinamento alla vettura, utile per prevenire collisioni accidentali durante l’apertura delle portiere.
In Cina, Audi ha presentato anche altre funzioni basate sulla tecnologia V2I – Vehicle-to-infrastructure – attualmente in fase di sviluppo. Si tratta di sistemi complementari che contribuiscono a prevenire gli incidenti, fornendo in tempo reale al veicolo informazioni sulle condizioni della strada e sulla sicurezza. Ad esempio, gli avvisi di accesso limitato consentono ai conducenti di poter intervenire con un buon margine e modificare il proprio percorso, evitando così perdite di tempo e riducendo il volume di traffico sulle strade. Un altro sistema, sempre basato sulla tecnologia V2l, avverte tempestivamente gli automobilisti della presenza di oggetti sulla carreggiata, permettendo così di poterli evitare.
In futuro le nuove vetture del Marchio dei quattro anelli prodotte per il mercato cinese – come Audi A7 L e Audi A6 L, a cui si aggiungeranno altri modelli – saranno dotate di un modulo wireless in grado di supportare sia la tecnologia 5G che il C-V2X (Cellular Vehicle-to-everything). Nel dettaglio, saranno disponibili servizi il sistema Audi Traffic Light Information (TLI), che consente il dialogo tra auto e semafori, e le funzioni Audi Local Hazard Information (LHI) e Local Hazard Warning (LHW), che avvisano i conducenti su potenziali situazioni di pericolo lungo il tragitto.
Le funzioni principali dell’Audi Traffic Light Information, quindi quelle che gestiscono il dialogo tra la vettura e i semafori, sono due: Green Light Optimized Speed Advisory (GLOSA) e Time-to-green. In entrambi i casi, l’obiettivo è rendere la guida il più fluida e omogenea possibile. Per evitare una marcia fatta di continue frenate e ripartenze, GLOSA calcola la velocità ideale per prendere “l’onda verde” attraverso la città, suggerendo di ridurre gradualmente la velocità, fino a 250 metri prima del semaforo, così da permettere all’auto di raggiungere l’incrocio proprio quando la luce diventerà verde. Quando, invece, lo stop al semaforo è inevitabile, la funzione Time-to-green mostra un conto alla rovescia che indica quanto tempo manca all’arrivo del verde.
Fonte: AUDI AG