A volte il motorsport ci regala storie veramente incredibili. Bisogna tornare indietro nel tempo quando, da una nave attracca a New Orleans, scende l’equipaggio e tra questi c’è il 15enne Slim Borgudd. Slim, appassionato di musica, porta con sé la batteria anche nella cabina della nave. New Orleans e una serata in un locale a sentire il blues è una cosa che nella vita si deve fare. Ma la vita a volte è strana. Al gruppo che doveva suonare quella sera, nel locale scelto dall’equipaggio sceso a terra, manca il batterista. I colleghi marinai di Slim lo incitano ad andare a suonare sul palco e da lì la musica farà per sempre parte della sua carriera… ovviamente con i motori. Siamo qui per questo. Slim Borgudd diventerà due cose: il batterista degli Abba e un serio professionista delle corse. Purtroppo la gente vede e vedeva Slim come un batterista ma la sua figura va rivalutata… se pensate che venne anche scelto da Ken Tyrrell, che non era l’ultimo arrivato.
Nel campionato europeo di F3 arrivò terzo dietro a Prost e Alboreto. Vinse il campionato svedese e occhio che negli anni 70, sulla scia di Peterson e Nilsson, la Svezia era molto interessante e viva dal punto di vista motoristico. A 34 anni decide di provare il salto in F1, e porta lo sponsor Abba, quale altro poteva, in ATS. L’ATS non è stato sicuramente tra i migliori team visti in F1. Specialmente i primi anni mancanza di soldi e organizzazione ne hanno minato la crescita. Keke Rosberg la definì la sua peggior esperienza di guida nel mondiale. Slim corre gratis, paga e attacca alla sua tuta adesivi di sponsor per racimolare soldi dove può. E’ 13° a Imola alla prima gara, non male per un batterista debuttante. Ma il team fedele alla sua linea continua a passare le giornate nel marasma. Lasciano meccanici, manager, lascia perfino la Michelin che non fornisce le gomme per il GP di Francia. A quel punto Slim fa una mossa disperata. Senza dire nulla a Schmid, capo della scuderia, va ad arruolare Alastair Caldwell, ex McLaren e Brabham che era senza lavoro. Caldwell era una figura tecnica di assoluto rilievo. Incredibilmente accetta e in due settimane rivolta l’ATS, levando 32 kg superflui e insegnando a Slim come guidare al meglio una wing car.
A differenza di quello che si crede, le wing car con tutto quell’effetto suolo in curva non erano affatto facili da guidare. Slim collabora, impara, si migliora e al GP di Silverstone la magia. Con le gomme ora fornite da Avon, parte 21° e riesce a ottenere un punto mondiale. Primo e unico punto per il costruttore di pneumatici Avon in F1, per ATS, e unico per la sua carriera. Se solo un meccanico non si fosse dimenticato un cacciavite nella pedaliera, costringendo Slim a correre per tutta la gara senza frizione perché si era incastrato sotto, magari i punti sarebbero stati di più. L’esperienza da batterista gli servì quel giorno per gestire i pedali con quel cacciavite incastrato. Ciò che dava e darà per sempre fastidio a Slim saranno i dubbi sul suo conto. Addirittura in Inghilterra dopo quel GP si arrivò a dire che le vetture erano troppo semplici, visto cosa aveva fatto il batterista degli Abba. Il realtà Slim sapeva andare, corse poi per Tyrrell, divenne campione europeo di camion per due volte, campione del mondo nel 95, campione turismo nordico nel 94… Insomma, Titoli che da soli i soldi degli Abba non potevano comprare. Onore, quindi, a Slim Borgudd.
Riccardo Turcato