A 31 anni, Danilo Petrucci sta partecipando alla sua prima Dakar e sta imparando alla velocità della luce. Non è una sorpresa per uno che ha appena smesso di correre in MotoGP dove ha trascorso gli ultimi dieci anni. Con dieci podi e dieci vittorie nella massima categoria, l’italiano già mercoledì stava per dare il via al conteggio statistico delle vittorie di tappa. Un terzo posto finale alla quarta tappa lo aveva già galvanizzato, prima ricevere la penalizzazione di 10 minuti per eccesso di velocità che lo ha rimandato in 15° posizione. Dopo la ghiaia delle vie di fuga dei circuiti, il pilota Tech 3 KTM giovedì ha avuto un assaggio della sabbia dell’Arabia Saudita quando ha dovuto evitare un dromedario. “Questa è la mia prima caduta da rally. Dopo mi sono calmato un po’, Kevin Benavides mi ha raggiunto e abbiamo finito la speciale insieme”. Al traguardo, il nuovo arrivato nel team KTM, che si è preso la libertà di seguire il ritmo del detentore del titolo dopo soli cinque giorni di gara, ha ottenuto il secondo miglior tempo di giornata. Per uno scherzo del destino, ha a sua volta beneficiato di una penalità per eccesso di velocità, quella inflitta al compagno di squadra Toby Price, che è stato il pilota più veloce della giornata ma ha ricevuto una penalità di 6 minuti. Mai prima d’ora un pilota di Moto GP era diventato un pilota ufficiale della Dakar da un giorno all’altro. È una scommessa sicura dire che Petrucci continuerà a essere protagonista delle classifiche di giornata fino all’arrivo a Jeddah, così come durante la prossima stagione nel campionato del mondo, a cui il costruttore di Mattighofen lo ha già iscritto.
Anche nelle auto, vittoria di tappa per un altro rookie, Henk Lategan, che aveva già brillato l’anno scorso, prima di ritirarsi prematuramente dalla Dakar durante la 5° tappa. Anche quest’anno il giovane ha fatto danni alla vettura oltre a perdere una discreta quantità di tempo che gli impedirà di puntare al podio assoluto, ma ha saputo mettere a segno una bella prestazione nella speciale di giornata: 2 minuti meglio di Sébastien Loeb, che ha chiuso al secondo posto dopo i 421 chilometri in programma. Alle sue spalle, anche Lucio Alvarez (3°) e Mathieu Serradori (4°) hanno mostrato doti che permettono loro di puntare in alto sulla strada verso Jeddah. Nasser Al-Attiyah al momento si accontenta di rimanere vigile su Loeb ma farebbe bene anche a tenere d’occhio il suo compagno di squadra argentino alla Toyota, che è 3° nella classifica generale.
We’re not crying, you are 🥺
The moment @Petrux9 was told he won today's 5th stage, the first-ever person to win in @MotoGP and @Dakar! 😮
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— Red Bull Motorsports (@redbullmotors) January 6, 2022