Max Verstappen (Red Bull) ha vinto il suo primo Titolo mondiale in modo spettacolare al GP di Abu Dhabi effettuando tre soste. Il pilota olandese ha preso il comando nell’ultimo giro dopo essersi fermato per montare pneumatici P Zero Red soft durante l’intervento di una safety car. Verstappen è partito dalla pole con pneumatici in mescola soft ma è stato superato al via dal rivale per il titolo Lewis Hamilton (Mercedes) che ha iniziato la gara su P Zero Yellow medium. Verstappen è stato il primo dei due a fermarsi passando da soft a P Zero White hard al giro 13, seguito un giro dopo da Hamilton, che è passato da medium a hard. Verstappen ha quindi effettuato una seconda sosta al giro 36 per montare un secondo set di hard durante una safety car virtuale prima della sua terza e ultima sosta per andare su soft durante la safety car intervenuta a cinque giri dalla fine della corsa. Durante la gara si sono viste diverse strategie, cinque diverse tra i primi cinque piloti sul traguardo. Naturalmente la safety car ha avuto un’influenza sul numero di soste. Otto piloti – incluso il poleman – hanno iniziato la gara con la mescola soft, nove con la medium e solo due, Pierre Gasly su AlphaTauri e Fernando Alonso su Alpine, con le hard: entrambi hanno terminato la gara andando a punti. La gara è iniziata in condizioni calde e asciutte con 28 gradi della pista e 25 gradi dell’aria: temperature simili a quelle delle qualifiche e rimaste costanti fino alla bandiera a scacchi.
COME SI SONO COMPORTATI I PNEUMATICI
- HARD C3: Questa mescola è stata chiave per la gara ed ha completato alcuni lunghi stint offrendo prestazioni molto buone e costanti. Ha permesso anche a Verstappen di realizzare il giro più veloce in gara. I due piloti che sono partiti con la hard hanno completato uno stint di 36 giri con il pieno di benzina, mentre Hamilton ha fatto 44 giri con questi pneumatici, registrando bassi livelli di usura e degrado.
- MEDIUM C4: Utilizzata nel primo stint da circa metà del gruppo, con Hamilton in grado di prendere il comando al via proprio con questa mescola. Il suo compagno di squadra Valtteri Bottas ha totalizzato 30 giri con questi pneumatici nello stint di apertura (per un totale di 35 giri con quel set, dato che è stato utilizzato anche in qualifica).
- SOFT C5: Non era l’opzione ideale per le condizioni di oggi, con la pista fredda e “verde” che tendeva a provocare graining. L’unico pilota ad utilizzarla oggi è stato Yuki Tsunoda (AlphaTauri), che ha utilizzato questi pneumatici per due giri alla fine prima di passare all’intermediate.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 e CAR RACING: “È stata una lotta per il titolo molto tesa anche sul piano strategico, in particolare quando sono intervenute prima la virtual safety e poi la safety car che hanno rappresentato due momenti cruciali di gara. Max Verstappen ha fatto pit-stop per montare nuovi pneumatici in entrambe le occasioni e ha cercato di dare la caccia a Lewis Hamilton, che ha preferito invece restare in pista ed ha gestito bene i suoi pneumatici fino al traguardo ma nulla ha potuto all’ultimo giro per contrastare Verstappen su pneumatici soft. Fin dall’inizio, i due contendenti al titolo sono partiti con mescole diverse e hanno poi adottato strategie differenti, come d’altro canto molti dei piloti in gara, anche per via della natura imprevedibile della corsa. Tutte e tre le mescole hanno giocato un ruolo importante, affrontando molto bene le sfide poste dal nuovo layout del tracciato e contribuendo a un finale molto spettacolare. Congratulazioni a Max Verstappen per il suo primo titolo e a Mercedes per aver conquistato il campionato costruttori. È stata una stagione assolutamente incredibile, una tra le sfide più combattute che si possa ricordare: un modo appropriato per chiudere la storia dei pneumatici da 13 pollici prima di iniziare un nuovo capitolo con i 18”.
Redazione MotoriNoLimits