Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto un GP dell’Arabia Saudita ricco di colpi di scena e caratterizzato da due bandiere rosse e lunghi periodi di safety car e virtual safety car che hanno interrotto l’azione e influenzato la strategia. Hamilton è passato da medium a hard all’11° giro, prima della prima bandiera rossa, per poi tenere questi pneumatici fino alla fine. Il suo rivale per il titolo Max Verstappen, che è arrivato secondo con la Red Bull, è passato da hard, che aveva selezionato durante la prima sosta, a medium durante la seconda bandiera rossa, effettuando un cambio pneumatici in più rispetto a Hamilton. La gara è stata interrotta per la prima volta dalla bandiera rossa dopo che la Haas di Mick Schumacher è andata a muro. I team erano autorizzati a cambiare pneumatici e a fare manutenzione alle vetture. Dopo la seconda bandiera rossa, Hamilton è ripartito sulla hard, mentre Verstappen ha sfruttato la velocità extra della medium per superarlo alla ripartenza. Oltre ad Hamilton, altri nove piloti hanno utilizzato solo due set di pneumatici. Sette piloti hanno utilizzato tre set di pneumatici e infine due piloti quattro set. Le condizioni meteo sono rimaste simili a quelle del resto del weekend e costanti per tutto il GP: la gara, durata quasi due ore e mezza, è iniziata con 29 gradi aria e 31 asfalto.
COME SI SONO COMPORTATI I PNEUMATICI
- HARD C2: Questa è stata la mescola chiave della gara. Ha mostrato livelli di degrado molto bassi e ha consentito una prestazione consistente nel lungo stint finale dopo la seconda bandiera rossa. Hamilton ha segnato il giro più veloce della gara su questa mescola nel suo penultimo passaggio.
- MEDIUM C3: La mescola di partenza più popolare sulla griglia (originale), con tutti i piloti, ad eccezione di quattro, che l’hanno scelta per iniziare la gara, inclusi nove nella top 10. Anche questa mescola si è comportata bene ma ha richiesto più gestione verso la fine dello stint rispetto alla hard a causa del maggiore degrado.
- SOFT C4: Lando Norris (McLaren) è stato l’unico a prendere il via della gara sulla soft, che richiedeva più gestione e quindi non era adatta a lunghi stint. Fernando Alonso (Alpine) ha utilizzato la soft per un ultimo stint di cinque giri.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 e CAR RACING: “Abbiamo assistito a una gara ricca di azione, piena di colpi di scena, incidenti e safety car. In tali circostanze, la strategia diventa una questione di capacità nel saper reagire il più rapidamente possibile all’evolversi degli eventi e di fare le scelte giuste sotto pressione, considerando anche i set che ciascun pilota ha ancora a disposizione. Con una situazione così imprevedibile, c’erano una serie di incognite e la pista era anche estremamente sporca con molti detriti lasciati dagli incidenti. Sul finale abbiamo assistito ad un duello spettacolare e senza esclusione di colpi tra i due protagonisti del campionato, con pneumatici diversi. La hard è stata una delle chiavi per la vittoria grazie al suo basso livello di degrado e alle prestazioni costanti fino alla fine. Ora ci aspetta un emozionante finale di campionato ad Abu Dhabi, in quella che sarà l’ultima gara per i nostri pneumatici da 13 pollici”.
Redazione MotoriNoLimits