Lewis Hamilton è stato il più veloce in entrambe le sessioni di prove libere a Jeddah, il circuito cittadino più veloce del mondo al debutto nel Mondiale. In FP1, il pilota della Mercedes ha realizzato il miglior tempo con P Zero Red soft C4 mentre in FP2 lo ha migliorato con P Zero Yellow medium C3, davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas. Con temperature simili, entrambe le sessioni potrebbero essere rappresentative di quello che i team dovranno affrontare nelle qualifiche e nella gara di domenica.
Come previsto, il tempo è stato caldo e asciutto per tutto il giorno, con circa 29 gradi aria e 30 dell’asfalto. Nonostante ci sia stato un’elevata evoluzione, la pista ha sorprendentemente offerto un ottimo grip fin dall’inizio della giornata anche grazie al processo di pulizia con acqua ad alta pressione a cui è stata sottoposta (come è avvenuto in Turchia). Visto che Jeddah è un circuito nuovo di zecca, i piloti si sono concentrati sul bilanciamento della vettura con diversi pneumatici e carichi di carburante. Le qualifiche saranno particolarmente importanti, quindi molti team hanno concentrato i loro sforzi sui tempi sul giro. Finora i gap tra le mescole sono in linea con le aspettative, con una differenza stimata di circa 0,6 secondi tra P Zero White hard C2 e medium, e di circa 0,3 secondi tra medium e soft. La combinazione di gap minimo tra soft e medium e della gestione richiesta per la soft potrebbe portare molti piloti a scegliere la medium domani in Q2.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE F1 E CAR RACING: “Le prove libere sono state particolarmente importanti in questo nuovissimo circuito caratterizzato da velocità molto elevate. La maggior parte dei piloti è rimasta sorpresa da quanto grip fosse presente fin dall’inizio della giornata, e la pista ha continuato ad avere un alto livello di evoluzione. Visto il focus sulla raccolta dati, i team hanno utilizzato tutte e tre le mescole in entrambe le sessioni di oggi. In FP1 abbiamo notato un po’ di graining, specialmente su soft, e un po’ di blistering su tutte le mescole, che sono poi andati diminuendo in FP2 quando i team hanno migliorato la loro conoscenza del circuito e ottimizzato l’assetto della vettura. Pensiamo che questa tendenza continuerà per il resto del fine settimana. I piloti sono sembrati particolarmente fiduciosi sulle mescole hard e medium, che hanno permesso loro di spingere al massimo, mentre la soft richiede un po’ più di gestione ed è stata meno favorita, probabilmente a causa della sensazione di movimento trasmessa ai piloti e tipica di questa mescola. La prima lettura che i team hanno dato delle mescole conferma il divario di prestazioni ragionevolmente ridotto tra la soft e la medium, fattore che avrà sicuramente un effetto sabato in ottica strategia per le qualifiche”.
Redazione MotoriNoLimits