Il venerdì del GP dell’Arabia Saudita si chiude sotto le luci che illuminano il Jeddah Corniche Circuit: davanti a tutti Lewis Hamilton, seguito da Valtteri Bottas e dall’AlphaTauri di Pierre Gasly, con la sessione interrotta a 5 minuti dalla fine per l’incidente di Charles Leclerc, finito ad alta velocità contro le barriere alla curva 23, fortunatamente illeso, cosa che non si può dire della Ferrari #16. Il monegasco ha chiuso 10°. Un momento da brividi anche per Hamilton, nel primo giro con le soft, quando si è trovato davanti la Haas che viaggiava a bassa velocità all’uscita dalla curva 10, ma l’inglese aveva già fatto il miglior tempo sulle medie (1.29.018s), col compagno di squadra a soli 0.061s (sempre sulle medie) e Gasly staccato a sua volta di 0.020s ma sulle soft.
Dopo i primi giri, il leader del campionato Max Verstappen ha lamentato di non riuscire a portare in temperatura le soft anteriori e ha chiuso 4° sulle soft. Bene anche in Arabia l’Alpine, che vuole consolidare il 5° posto nel Costruttori: Fernando Alonso ed Esteban Ocon hanno chiuso in quinta e sesta posizione, seguiti dalla Ferrari di Carlos Sainz – tutti e tre sulle soft. Ottava la seconda AlphaTauri di Yuki Tsunoda, davanti alla Red Bull di Sergio Perez e, come detto, a Leclerc, entrambi su mescola morbida.
Solo 11° la McLaren di Daniel Ricciardo sulle hard, seguito dal compagno di squadra Lando Norris sulle soft. Dopo il quinto tempo nelle FP1, l’Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi ha chiuso 13°, davanti a Kimi Raikkonen. A seguire le Aston Martin, con Lance Stroll 15° sulle medie e Sebastian Vettel sulle soft. A chiudere la classifica i piloti Williams e Haas, con George Russell 17° e il compagno Nicholas Latifi 19°, divisi da Mick Schumacher (che ha toccato le barriere), con Nikita Mazepin 20°, protagonista di un testacoda alla curva 2. Adesso l’attenzione si sposta sull’avvicinamento alle qualifiche di domani: le Mercedes continueranno ad avere la meglio o assisteremo a un recupero da parte di Verstappen, che finora sembra non poter contare sul supporto del compagno di squadra Perez? E poi quell’AlphaTauri così competitiva potrebbe essere un altro bastone tra le ruote della Red Bull…
Barbara Premoli