Sebastian Vettel è contrario al fatto che la F1 corra in alcuni dei Paesi più controversi al mondo. Il prossimo anno il calendario prevede 23 gare, incluse quelle in Bahrain e Arabia Saudita. Questo mese si correrà anche in Qatar, dove si tornerà dal 2023 in poi, e si sono levate molte proteste da parte di gruppi per la difesa dei diritti umani che accusano la F1 di aiutare Stati molto discussi a lavare in questo modo la loro reputazione. “Ci sono molti Paesi dove andiamo e molti soldi che riceviamo che forse non sono molto puliti“, ha detto il quattro volte campione. “E’ una situazione difficile ovviamente. Alcuni Paesi sono meglio di altri. Ma penso che sia sbagliato andare in certi posti perché se uno avesse una morale direbbe semplicemente no“.
Secondo il pilota Aston Martin, il punto per la F1 è “l’enorme incentivo” di fare business con nazioni e organizzazioni che poi non rispettano gli standard etici di altri Paesi: “Che cosa ne pensano i meccanici, gli ingegneri, i piloti?”, ha chiesto Vettel. “Che cosa ne pensano i dipendenti di un team di fare un lavoro che vogliono fare, ma che non possono scegliere o decidere dove svolgerlo? Penso sia una questione difficile“. Il tedesco prosegue dicendo che la risposta giusta sta nella responsabilità dello sport e che i singoli devono avere uno sguardo più ampio del paddock di F1: “Che si tratti di una gara di F1, che si gestisca un’azienda o si venda un prodotto, penso che dobbiamo iniziare a confrontarci di più con le conseguenze delle nostre azioni e prenderci le nostre responsabilità“.
Tutto giusto. Ma correre in certi Paesi alla F1 fa gioco e porta soldi. Le prese di posizione – forse – dovrebbero venire dai singoli: se meccanici, ingegneri e piloti si unissero e dicessero “Noi in Qatar o in Arabia Saudita ci rifiutiamo di correre” forse cambierebbe qualcosa. Ma da quanti anni la F1 corre in Bahrain? Dal 2004. E da allora nessuno ha mai alzato la testa e detto no, neppure Sebastian Vettel. Forse i tempi non erano maturi, vediamo se adesso cambierà qualcosa. Il Qatar è dietro l’angolo. Vettel l’ha detto: “se uno avesse una morale direbbe semplicemente no“. Vediamo se qualcuno avrà il coraggio di dire no o si limiterà a mettere una maglietta o un paio di scarpe coi colori dell’arcobaleno…
Redazione MotoriNoLimits