In occasione del Festival dello Sport, Audi conferma il proprio impegno nel mondo delle competizioni sportive festeggiando l’inizio della stagione agonistica assieme alla Federazione Italiana Sport Invernali e l’impegno in una delle sfide motoristiche più ardue al mondo: il Rally Dakar. La sportività, che il brand esprime nel mondo del motorsport attraverso tecnologie avanguardistiche da trasferire sulla strada, si traduce ora nella partecipazione in veste ufficiale alla Dakar come primo costruttore al mondo a partecipare al rally raid con un powertrain alternativo. La nuova sfida è testimoniata a Trento dalla presenza di Stéphane Peterhansel, 14 volte vincitore della Dakar, che per la prima volta incontra il pubblico nella nuova veste di pilota Audi. ‘Mr Dakar’ farà parte degli equipaggi Audi che parteciperanno al prossimo rally raid con l’innovativo prototipo elettrico Audi RS Q e-tron presentato in anteprima per l’Italia.
Dakar è la coerente sintesi dei due mondi che rappresentano i pilastri nella storia sportiva del Brand: l’endurance e i rally. Se Audi è stata la prima Casa automobilistica a vincere la 24 Ore di Le Mans con un modello a propulsione ibrida, il successo nel rally ha decretato la straordinaria efficacia della tecnologia integrale quattro. Oggi la trazione integrale è una tecnologia condivisa sia dalle vetture da competizione sia dalle vetture di serie convenzionali, ibride plug-in ed elettriche dei quattro anelli. Schierandosi al via della Dakar, una delle ultime grandi sfide motoristiche e ingegneristiche al mondo, Audi attinge ad ampio spettro al proprio know-how sportivo e resta fedele alla propria filosofia di sviluppare nelle competizioni le tecnologie più innovative da trasferire alle future vetture di serie.
Audi RS Q e-tron è dotata di tre powertrain derivati dalla monoposto Audi e-tron FE07 di Formula E: due MGU (Motor Generator Unit), una in corrispondenza di ciascun assale, si occupano della trazione, mentre una terza unità agisce quale generatore per contribuire alla ricarica della batteria ad alto voltaggio, specie in frenata. Non essendo possibile attingere energia nel deserto, Audi ha optato per una soluzione on board: l’accumulatore viene rifornito durante la marcia grazie all’azione di un range extender. Funzione, quest’ultima, affidata al performante quattro cilindri TFSI – turbo a iniezione diretta della benzina – derivato dal DTM, il Campionato Tedesco Turismo.
Determinazione e costante ricerca di soluzioni innovative testimoniata dal claim “All’Avanguardia della tecnica”, fanno sì che nell’impegno nel rally raid estremo vengano testate tecnologie che poi sono destinate alle vetture stradali, come successo per le vetture ibride plug-in Audi A6 e Audi Q7 TFSI, che accompagneranno gli atleti della Federazione Italiana Sport Invernali nei loro spostamenti durante la stagione che sta per iniziare. La flotta dedicata agli azzurri può contare su due “cuori”: il propulsore termico V6 3.0 TFSI, turbo a iniezione diretta della benzina da 340 CV, e il motore elettrico sincrono a magneti permanenti. Una soluzione di mobilità consapevole che garantisce performance e sicurezza assieme ai vantaggi in termini di mobilità, fiscalità e semplicità di fruizione.
Redazione MotoriNoLimits