Max Verstappen nella storia della F1 dopo aver dominato dal via il GP d’Olanda, risultato che gli permette di tornare al comando della classifica Piloti. Sul podio con lui il rivale al Titolo Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, con la Mercedes che fa il massimo e contiene i danni, mantenendo la leadership del Costruttori (345 punti, Red Bull Racing 333, Ferrari 182).
Nel primo GP a Zandvoort dal 1985, Verstappen ha preso il largo dalla pole, tenendo a bada Hamilton per 72 giri e conquistando la settima vittoria della stagione. Il campione inglese si deve quindi accontentare della seconda posizione e, nonostante si sia fermato a due giri dalla fine, non è riuscito a strappare il giro veloce al compagno di squadra. Bottas viaggiava tranquillo in terza posizione e, dopo una sosta nelle fasi finali per montare le soft, è parso ignorare gli ordini di squadra di non tentare il giro veloce, togliendo quel punto bonus a Hamilton, che poi Lewis si è ripreso comunque nell’ultimo giro.
Quarta (e prima dei doppiati) l’AlphaTauri di Pierre Gasly, autore di un’ottima gara, davanti alla Ferrari di Charles Leclerc. Sesta l’Alpine di Fernando Alonso, che ha passato Carlos Sainz nel giro conclusivo. Ottava la Red Bull di Sergio Perez, che ha recuperato dopo essere partito dalla pitlane, con la seconda Alpine di Esteban Ocon e la McLaren di Lando Norris a chiudere la top 10. Dodicesimo Lance Stroll davanti al compagno di squadra in Aston Martin Sebastian Vettel, poi le due Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi e Robert Kubica. P16 la Williams di Nicholas Latifi, con George Russell 17°, davanti a Mick Schumacher. Ritirati Yuki Tsunoda e Nikita Mazepin.
Non è stata una gara ricca d’azione o da far tremare i poldi, diciamolo, anche perché i sorpassi a Zandvoort sono cosa rara, come abbiamo visto. Ma per i tifosi olandesi resterà un giorno memorabile, come per Verstappen che grazie a questa vittoria ha portato a 3 punti il suo vantaggio su Hamilton (224,5 vs 221.5). Adesso sguardi puntati su Monza, dove il prossimo weekend la marea rossa – indipendentemente dalla classifica, dal prezzo dei biglietti e dalla capienza ridotta causa pandemia – prenderà il posto di quella arancione. Per tutto il tempo della gara abbiamo sentito i commentatori TV ripetere quanto fossero impressionanti le tribune di Zandovoort. Memoria corta, forse non seguivano la F1 ai tempi di un certo Michael Schumacher… saremo di parte, ma il GP d’Italia non ha eguali per noi italiani. E ne siamo orgogliosi.
Barbara Premoli