Per Mika Hakkinen è incomprensibile come Kimi Raikkonen sia riuscito ad avere una carriera record in F1, avvicinandosi ai 350 GP. Il 41enne,
molto amato dal pubblico e personalità unica, ha annunciato ieri che si ritirerà a fine stagione. “Ammiro l’energia di Kimi e la forza con cui è riuscito a correre in F1 così a lungo“, ha detto il connazionale due volte campione del mondo, che si è ritirato all’età di 33 anni. “E’ davvero usurante dover girare senza tregua attorno al mondo e svolgere vari ruoli di rappresentanza, oltre a correre, ovviamente. Non si tratta solo di vincere e spruzzare champagne, ma anche di lottare e risolvere problemi di continuo. ‘Perché abbiamo perso? Quale è il problema? Come lo risolviamo?’. Il fatto che Kimi abbia continuato così a lungo è incomprensibile. Lo ammiro davvero. Io ho lasciato relativamente giovane, per alcuni motivi. Uno di questi è stato il mio brutto incidente ad Adelaide nel 1995. Mi ero reso conto che ci sono rischi concreti in F1, che è uno sport pericoloso. In seguito, ho avuto degli incidenti da cui sono uscito illeso e ho vinto un paio di campionati, ma dopo il successo sono arrivato alla conclusione che non volevo più rischiare la vita per via di questo sport“. Anche se le loro carriere si sono incrociate brevemente (hanno corso insieme solo nel 2001), Hakkinen dice che il profilo del rischio nella F1 odierna è diverso rispetto a quando correva lui: “La sicurezza oggi è a livelli davvero alti. L’incidente di Lando Norris a Spa ha dimostrato che sono stati fatti enormi progressi per la sicurezza in F1“.
Redazione MotoriNoLimits
We will never forget this special Kimi moment 🥰
He might be nicknamed ‘The Iceman’, but he truly has a heart of gold ❤️#F1 pic.twitter.com/BmbRxSlIyD
— Formula 1 (@F1) September 2, 2021