Secondo Jean Todt il recente incidente tra Hamilton e Verstappen fa solo parte delle corse e ha svelato di averlo detto personalmente al boss della Red Bull dopo il breve ricovero dell’olandese in seguito all’impatto alla Copse. “Ho detto a Christian Horner che ero dispiaciuto per quando successo al suo pilota, ma che fa parte delle corse“, ha detto il francese a Sport Bild. “La gente a volte dimentica che Verstappen ha avuto l’incidente nella curva più veloce e che se il giorno seguente ci fosse stata una gara avrebbe potuto correrla“. Ma molti temono che la rivalità possa sfuggire di mano, tipo quella Senna-Prost in passato: “Dovremmo essere felici di avere una competizione tra due team e due piloti“, prosegue Todt. “Per i fans, io vorrei addirittura che la rivalità fosse tra quattro piloti, ma è sempre meglio che avere un solo team davanti a tutti. E’ un bene per lo sport che ci sia una tale ambizione e tensione“. Al presidente FIA è poi stato chiesto del debutto in F1 del 22enne Mick Schumacher: “Per me è più un ragazzo che un pilota di F1. Sta guidando bene, sta facendo un buon lavoro. E’ timido e cauto perché non vuole che la gente pensi che mi sta usando come presidente della FIA, ma ovviamente ci vediamo e abbiamo un rapporto speciale“. Todt ha poi parlato della differenza tra le carriere in F1 di Michael e Mick: “Michael ha dovuto costruirsi tutto da solo. Da ragazzo correva nei kart con il suo grande papà, che però non aveva soldi, quindi ha dovuto fare il massimo per emergere. Con Mick è stato diverso: ha ricevuto un’ottima formazione in un ambiente molto più confortevole“.
Redazione MotoriNoLimits