Il Qatar è un potenziale sostituto di un GP nel 2021, con nuvole nere che si addensano su diverse gare in programma nella seconda metà della stagione. Dubbi anche su Zandvoort, dove le autorità olandesi hanno dato agli organizzatori tutti i permessi necessari per un GP con 105.000 spettatori al giorno a inizio settembre. Questo nonostante, secondo il giornale De Telegraaf, siano in corso i lavori per preparare le aree ospitalità e le tribune: “Ma c’è incertezza a causa del numero elevato di contagi da coronavirus e l’attuale pausa di più giorni fino al 14 agosto“. Con l’Australia già cancellata, a rischio c’è anche il Giappone, dove è stata cancellata anche la gara del WEC in programma a settembre al Fuji, ma anche quella della MotoGP a Motegi in ottobre. “Secondo le nostre informazioni, una decisione su Suzuka deve essere presa entro il 10 agosto“, scrive Auto Motor und Sport. Una soluzione potrebbe essere una seconda gara ad Austin, ma ci sono già timori per il Brasile – dove in questi giorni si registrano fino a 50mila casi di Covid e 1.500 morti al giorno. “San Paolo però vuole assolutamente fare la gara”, prosegue il giornale. “Per motivi contrattuali, questo rende difficile per la F1 togliere la gara dal calendario“. I vertici dello sport stanno lavorando su un’altra serie di GP consecutivi e un’altra gara in Medio Oriente, dove ci sono meno restrizioni. “La cosa avrebbe una logica“, prosegue Auto Motor und Sport. “Non solo a livello logistico, ma perché c’è un rischio basso di cancellazione nella regione in termini di coronavirus”. Un’opzione è un’altra gara in Bahrain, ma un nuovo candidato è il Qatar, che cerca da tempo di avere un GP: “Ci risulta che siano state già offerte grosse cifre nel corso dei negoziati per convincere la F1 a correre al Losail International Circuit alle porte di Doha“,
Redazione MotoriNoLimits