Il nome John Cooper, nato il 17 luglio di 98 anni fa, non è solo sinonimo dei grandi successi in F1, ma anche del tradizionale spirito sportivo MINI. Infatti, 60 anni fa, John Cooper gettò le basi per il leggendario successo nel mondo racing a bordo della Mini Classica. Fu l’inizio della collaborazione tra MINI e la famiglia Cooper, che prosegue ancora oggi. La tradizione condivisa si estende dalla primissima Mini Cooper, lanciata nel settembre 1961, fino ai modelli sportivi John Cooper Works dell’attuale gamma di modelli.
Per celebrare l’anniversario, il marchio premium britannico presenta un’edizione speciale della MINI 3 porte che combina gli iconici riferimenti storici con una tecnologia all’avanguardia. La MINI Anniversary Edition è un tributo a John Cooper, scomparso nel 2000, e una testimonianza di come il massimo piacere di guida sia oggi possibile in suo nome nel segmento delle compatte premium.
Caratteristiche di design e di equipaggiamento esclusive rendono l’Anniversary Edition una proposta allettante per i fan MINI di tutto il mondo, appassionati alla tradizione sportiva del marchio strettamente legata al nome John Cooper. L’edizione speciale sarà disponibile come MINI John Cooper Works. A livello globale, la produzione sarà limitata a sole 740 unità, 60 per il mercato italiano. Il numero di unità disponibili per questa edizione rende omaggio al numero di partenza 74, associato alla Mini Cooper Classica nella sua prima apparizione di successo in pista.
John Cooper si è guadagnato lo status di pioniere delle corse già negli anni 50 e con le sue auto sportive a motore centrale ha rivoluzionato la Formula 1. La sua idea, utilizzata ancora oggi, di posizionare il motore dietro il pilota invece che davanti, aiutò Jack Brabham ad assicurarsi due titoli mondiali nel 1959 e nel 1960 con le auto da corsa di Formula 1 Cooper. Grazie alla sua naturale inclinazione per soluzioni poco ortodosse, Cooper era simile al suo amico e collega designer Alec Issigonis, che a sua volta rivoluzionò il segmento delle piccole auto con la Mini Classica. John Cooper riconobbe subito il potenziale sportivo della compatta quattro posti e iniziò la costruzione di una ristretta serie di veicoli con freni più grandi e un motore dotato di maggior potenza da 34 a 55 CV. La Mini Cooper era nata e divenne subito un successo. Il marchio Cooper e il logo circondato da un anello rosso divennero subito famosi. Due anni dopo seguì la Mini Cooper S, ancora più potente, che gettò le basi per tre vittorie al Rally di Monte Carlo nel 1964, 1965 e 1967.
Da quel momento in poi, i kit di tuning Cooper per i veicoli di produzione del marchio acquisirono una crescente popolarità. Prima del lancio sul mercato della MINI moderna nel 2001, fu creato il marchio John Cooper Works. Sotto questo marchio, John Michael “Mike” Cooper, il figlio del capo del team Formula 1, continuò a collaborare con MINI. Dal 2008, i modelli John Cooper Works si posizionano al top della gamma MINI come atleti di punta – ora raggiungono 225 kW/306 CV e sono dotati di una tecnologia delle sospensioni sviluppata con il know-how racing. La carriera sportiva congiunta di MINI e John Cooper Works è diventata ancora più evidente negli ultimi tempi grazie ai sei successi complessivi nel Rally Dakar. Nell’ultima generazione, Charlie Cooper dà seguito, come pilota da corsa e ambasciatore del marchio, alla collaborazione tra la sua famiglia e MINI.
Le sfumature della storia condivisa di MINI e della famiglia Cooper si possono ritrovare sia all’esterno sia all’interno delle nuove edizioni dei veicoli. Poiché le prime auto da corsa progettate da John Cooper erano riconoscibili attraverso la loro verniciatura verde con dettagli bianchi, le MINI Anniversary Editions sono disponibili nel British Racing Green metallizzato. In alternativa, è disponibile la variante Midnight Black metallizzato, e anche il colore Rebel Green. Tutte le verniciature sono combinate con il tetto, le calotte degli specchietti retrovisori esterni, le maniglie delle porte e il contorno dei fari e delle luci posteriori in bianco. Altri elementi di rivestimento esterno sono disponibili in Piano Black high gloss. Queste caratteristiche esterne sono completate da stripes bianche sul cofano e una linea a contrasto rossa. Un numero 74 sul cofano e sulle portiere dei veicoli in edizione limitata, ricorda gli esordi della carriera sportiva, dato che la Mini Cooper Classica indossava proprio il numero di partenza 74 quando vinse la sua prima classe in pista.
La MINI Anniversary Edition combina i contenuti della versione John Cooper Works con caratteristiche esclusive del modello che sottolineano il carattere sportivo e la consapevolezza dell’esperienza. Ad esempio, le sospensioni con smorzamento selettivo della frequenza sono completate da cerchi in lega leggera John Cooper Works da 18 pollici in design Circuit Spoke a due tonalità. Il logo “COOPER” si trova sui listelli sottoporta, sui montanti laterali, sui montanti C e sulla razza centrale del volante sportivo in pelle Nappa.
L’equipaggiamento interno dell’edizione comprende sedili sportivi John Cooper Works in Dinamica/pelle con finitura Carbon Black, un headliner color antracite, pedaliera in acciaio inossidabile e finiture interne in Piano Black high gloss. L’anello rosso del logo originale John Cooper adorna il coperchio del vano bagagli e la superficie interna sul lato passeggero. Sul lato del conducente, la superficie interna presenta le firme di John, Mike e Charlie Cooper. Come ulteriore indicazione del carattere esclusivo dell’edizione, l’interno del telaio della porta del guidatore presenta uno stemma con la firma di John Cooper, la nota scritta a mano “1 di 740” e le parole “60 YEARS OF MINI COOPER – THE UNEXPECTED UNDERDOG“. Il look esclusivo e sportivo delle vetture in edizione limitata può essere completato con opzioni di retrofit selezionate dalla Gamma MINI Original Accessories. La MINI Waistline Finisher in Piano Black completa l’attraente contrasto tra gli elementi di rivestimento nero e bianco all’esterno. Altre opzioni includono un’antenna MINI Sport e rifiniture del tubo di scappamento in carbonio.
Redazione MotoriNoLimits