La Ferrari è stata la grande protagonista del Trofeo Bandini 2021. In primis per la location, dato che la tradizionale sede di Brisighella è stata sostituita – per poter svolgere la manifestazione nel rispetto delle normative anti Covid-19 – dal Museo Ferrari di Maranello, un luogo iconico nel quale si trovano alcune delle monoposto più vincenti nella storia della Scuderia. Il Cavallino Rampante è stato il brand più premiato di questa 27ª edizione e si è aggiudicato il riconoscimento principale – una ceramica realizzata dall’artista Goffredo Gaeta rappresentante la vettura di Bandini e la rocca Manfrediana di Brisighella – che è andato a Charles Leclerc, pilota titolare della Scuderia Ferrari.
Nel rispetto della tradizione, che vede il Trofeo assegnato a talenti emergenti, la scelta è caduta sul monegasco per la sua straordinaria stagione di debutto con la Ferrari nel 2019, quando è giunto quarto in campionato ottenendo due vittorie – in Belgio e in Italia – impreziosite da ben sette pole position. “Sono onorato di ricevere questo premio che dal 1992 a oggi è stato vinto, tra gli altri, da sette campioni del mondo: speriamo che sia di buon auspicio per il futuro”, ha affermato Charles, alla vigilia della partenza per Silverstone. Charles succede nell’albo d’oro del Trofeo ad Antonio Giovinazzi, e va a far compagnia ad altri ferraristi del passato come Ivan Capelli, Michael Schumacher e Felipe Massa. Altri premi sono stati assegnati a rappresentanti della Ferrari: il Chief Human Resources Officer Michele Antoniazzi, il Key Executive Relationship Manager Jonathan Giacobazzi e l’ambassador della Scuderia Ferrari e opinionista TV Marc Genè. Un premio particolare è andato infine ai meccanici che lavorano sulla vettura di Charles, cui è stato conferito il Trofeo Baracca patrocinato dalla Città di Lugo di Romagna.
Redazione MotoriNoLimits