Il race director F1 Michael Masi nega che la ripartenza della gara a Baku sia stata fatta solo per lo show. “I proprietari sono americani, quindi non mi ha
sorpreso che la prima cosa sia il divertimento“, ha detto il pilota dell’AlphaTauri Pierre Gasly, riferendosi a Liberty Media che ha acquistato la baracca nel 2017. A Baku è stata data bandiera rossa per pulire la pista dai detriti e controllare le condizioni dei pneumatici dopo l’improvviso scoppio della gomma di Max Verstappen. Dopo una lunga pausa di 35 minuti, la gara è ripartita da fermo, con solo due giri da disputare. Ma Gasly ha detto di essere favorevole alla decisione: “Devo ammettere che è stato molto intenso, ma mi sono divertito. Speriamo che in futuro facciano lo stesso, se dovesse ripresentarsi l’occasione“.
D’accordo anche Sergio Perez, ma solo se la decisione di dare il restart a gare sospese con bandiera rossa è costante: “Di certo aiuta a tenere i fans incollati alla TV“. Ma Sebastian Vettel pensa che verranno prese sempre più decisioni per aumentare solo il fattore show: “Credo che dobbiamo stare attenti che non diventi troppo artificiale e che non si perdano le radici della F1“, ha detto il quattro volte campione. Ma anche dal punto di vista dei puristi, il boss McLaren Andreas Seidl ritiene che la decisione sia stata corretta: “Non importa se mancano 2, 10 o 20 giri, ripartire di solito è abbastanza sicuro e di certo abbiamo assistito a due giri interessanti. La ripartenza da fermo è stata la decisione giusta, anche in termini di divertimento. Non c’è niente di sbagliato. Tutti hanno cambiato pneumatici, quindi non ci sono stati rischi per la sicurezza“. Quando gli è stato chiesto se la F1 metta a rischio la sicurezza per il divertimento con gare di due giri, il race director ha respinto l’accusa: “Non c’è niente nei regolamenti che dica che a una gara non possa essere dato il restart se le circostanze lo permettono. E non ho visto motivi per concluderla con la bandiera rossa“.
Redazione MotoriNoLimits