Bernie Ecclestone ha detto che la scomparsa dell’ex-presidente FIA per lui è come perdere un fratello. La famiglia dell’81enne Mosley ha comunicato che il predecessore di Jean Todt alla FIA è morto dopo una lunga lotta contro il cancro, chiedendo che la loro privacy venga rispettata. L’ex-boss della F1 Bernie Ecclestone, oggi 90enne, ha detto che supportare la partenza di Mosley dalla FIA nel 2009 è uno dei suoi più maggiori rimpianti. E adesso la sua morte è “come perdere un membro della famiglia. Era come un fratello per me“, ha detto all’agenzia di stampa DPA. “Ci capivamo a vicenda. Se qualcosa non ci piaceva, ce lo dicevamo in faccia. Era una persona diretta, ma non tollerava gli sciocchi“. Mosley fu spesso al centro di intensi conflitti con i team di F1 perché lui spingeva per le riforme, molte delle quali oggi sono la sua ultima eredità allo sport: “Max ha fatto un gran bene al motorsport e all’industria dell’auto rendendo le vetture super sicure“, ha confermato Ecclestone. Sono noti anche i conflitti di Mosley con i tabloid inglesi, come l’ormai scomparso News of the World, che pubblicò le foto della cosiddetta “Sick Nazy orgy“. Subito dopo la notizia della morte, il campione 1996 Damon Hill ha detto: “Si parlerà molto nei prossimi mesi e anni di questo uomo complesso e controverso. Ma adesso possa Dio accogliere la sua anima“.
Redazione MotoriNoLimits