Due volti noti nel paddock della F1 hanno messo in dubbio i motivi per cui l’Aston Martin avrebbe ingaggiato il quattro volte campione Sebastian Vettel. Il team di proprietà di Lawrence Stroll ha voluto il 33enne nonostante le ultime stagioni scarse in Ferrari (se per colpa sua o del team è un’altra storia…), che l’ha sostituito con Carlos Sainz. L’ex-boss HRT Colin Kolles, che era molto legato a Toto Wolff prima che i due si allontanassero, di recente ha detto che “la combinazione Stroll-Wolff è molto pericolosa per Vettel. Molti fattori giocano un ruolo dietro le quinte”. Kolles ha citato Wolff perché il team boss Mercedes adesso è un azionista Aston Martin e a quanto si dice ha avuto un ruolo-chiave nel portare nel team Vettel. Secondo il giornale Kolner Express Kolles avrebbe detto che: “Vettel è stato ingaggiato solo per far apparire migliore Lance Stroll. Lawrence Stroll vuole che suo figlio diventi campione del mondo“.
David Coulthard sembra sulla stessa linea: “Mi chiedo se non stiano costruendo un nuovo brand, non Aston Martin ma Lance Stroll. Se batte Vettel, solo questo lo farà definire un futuro campione“. Alcuni in F1, che ricordano le decine di GP e i quattro Titoli vinti dal tedesco con la Red Bull, si chiedono per quanto tempo avrà la forma attuale: “La delusione di essere solo 13° in F1 è cocente per un pilota come lui“, ha detto Hubert Haupt a f1-insider.com: “A un certo punto dovrà decidere se vuole continuare a correre a metà gruppo o venire da noi nel DTM“.
Per il momento, alla faccia di chi gli vuol male, Vettel in F1 c’è e corre e spera che la situazione migliori: “Ovviamente avrei voluto più tempo e più test per adattarmi, ma nel nostro sport è impossibile“, ha detto il vincitore di 53 GP all’emittente belga RTBF. “E’ difficile quando si cambia team. Mi sento come se dovessi aspettare le cose vadano al loro posto, devo sistemare tutti i pezzi del puzzle. Secondo me tra qualche gara andrà già molto meglio“. Per quanto riguarda le critiche sulla sua forma attuale, Vettel ha risposto: “A volte sono giustificate, altre no. Ma, a essere sinceri, non mi importa davvero quello che pensa la gente. Quello che mi aspetto è un parere sincero da parte del team e, se è una critica, devo accettarla e fare del mio meglio per cambiarla“.
Redazione MotoriNoLimits