Secondo Emanuele Pirro, commissario in Bahrain ed ex-pilota di F1, Max Verstappen avrebbe potuto vincere domenica se non avesse ceduto la posizione a Lewis Hamilton. La questione dei track limit è tornata alla ribalta fin dalla prima gara dopo che Hamilton è andato largo alla curva 4 in 30 diverse occasioni prima che gli venisse detto di smetterla. “Hamilton è andato oltre i limiti della pista un po’ troppo spesso, creando un vantaggio ripetuto“, ha detto Pirro al Corriere dello Sport. “Ecco perché Michael Masi, l’unico con l’autorità di parlare ai team, ha avvisato la Mercedes“. I commissari avevano cancellato i tempi per infrazioni simili in qualifica, causando confusione nel muretto Red Bull: “Non so perché altri l’abbiamo fatto senza ricevere avvisi“, ha detto Verstappen.
Sulla stessa linea il team boss Christian Horner: “E’ stato frustrante. Abbiamo discusso con il race control se potessimo farlo. In una battaglia serrata, c’è un vantaggio di due decimi usando quella parte del circuito. Puoi dire che è ok farlo in gara, ma non puoi superare lì. La cosa dovrebbe essere bianca o nera, non grigia“. Ma quando Verstappen ha passato Hamilton, Masi ha immediatamente avvisato via radio la Red Bull di restituire la posizione. Helmut Marko dice che l’olandese non si è lamentato e l’ha fatto: “Secondo Max era la cosa giusta da fare. Stava già rallentando quando è arrivato il messaggio dal direttore di gara. Non ho idea di cosa sarebbe successo se non avessimo restituito la posizione a Hamilton“, ha detto a Servus TV. Dopo la gara Verstappen si è detto pentito di averlo fatto: “Avrei preferito arrivare primo e avere una penalità di un secondo, sarei nella stessa posizione. Non tutti devono essere d’accordo“. Adesso Pirro ha chiarito che se Masi può suggerire che in pilota restituisca la posizione per evitare una potenziale penalità, la cosa non è obbligatoria: “Un race director non obbligherà mai a fare qualcosa, può solo suggerirlo. Verstappen l’ha fatto e non abbiamo dovuto discutere poi la cosa“. Ma Pirro ha anche aggiunto che al massimo la Red Bull avrebbe avuto una penalità di 5 secondi, potenzialmente sufficiente per mantenere la vittoria. Ci sarebbe da dire oltre al danno la beffa…
Redazione MotoriNoLimits