Mick Schumacher rifiuta di commentare i messaggi contro il razzismo di Lewis Hamilton e della F1. Quando gli è stato chiesto dell’attivismo politico su razzismo e ambiente portato avanti dal sette volte campione, Schumacher ha detto a La Stampa: “No comment“. Immediatamente sui social molti hanno subito attaccato il rookie della Haas. “Alla fine non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici“, si legge tra i commenti. ma anche: “Se sei neutrale su queste questioni, hai scelto la parte dell’oppressore“. Il 21enne ha anche rifiutato di rispondere a una domanda se sia in grado di parlare con il papà del suo debutto in F1: “E’ una questione privata. Dovremmo tornare a parlare di motorsport“. Ma Mick ammette di parlare con un altro connazionale, il suo mentore Sebastian Vettel: “Seb e io parliamo regolarmente, ha molta esperienza e mi dà dei consigli. Mi tiene gli occhi addosso“. Schumacher ha infine ammesso che il suo obiettivo è seguire le orme del padre e di Vettel indossando una tuta rossa in F1: “Sono molto felice di essere alla Haas“, ha detto Mick, attualmente in quarantena in Gran Bretagna, prima di fare finalmente visita alla Haas. “Sono al debutto e vorrei sfruttare al meglio questo periodo, poi vedremo quello che il futuro ha in serbo per me. Adesso è tutto imprevedibile, ma sarebbe un sogno guidare una Ferrari come papà“.
Redazione MotoriNoLimits