La F1 inizia l’anno già in salita. Dubbi sul calendario e la news di Lando Norris positivo al Covid-19. Un bel dubbio tecnico per il 2021, che merita attenzione, riguarda invece le modifiche al fondo imposte per regolamento. Saranno il più grande cambiamento che vedremo sulle monoposto, in uno scenario di sviluppo quasi del tutto congelato in attesa dei nuovi regolamenti del 2022.
Come potete vedere dalle immagini, si è deciso infatti di intervenire pesantemente sulla forma del fondo, che non sarà più diritto e pieno di fessure e alette per convogliare l’aria e incrementare l’effetto suolo, ma viene bensì ridotto nella sua superficie, con un foro diagonale che inizierà 1.800 mm dall’asse della ruota anteriore per stringersi di 100 mm internamente rispetto alla faccia esterna di riferimento davanti alle ruote posteriori.
Questa modifica è stata introdotta per limitare l’effetto suolo nella speranza di avere monoposto meno incollate a terra e più “ballerine” nel posteriore. Attenzione, perché sarà un dettaglio importante e che potrebbe anche modificare certi equilibri visti lo scorso anno. La zona di estrazione del fondo attorno alle ruote posteriori è una delle aree più sensibili e aerodinamicamente importanti di una monoposto. Ci sarà una perdita di carico che potrebbe influenzare il lavoro delle gomme posteriori. A proposito proprio dell’asse posteriore, le alette che ormai adornano le prese dei freni posteriori, ormai veri e propri alettoni, vengono ridotte in larghezza e non potranno superare i 40 mm. Anche questa modifica segue di pari passo la filosofia da cui è nata l’idea di modificare il fondo.
I progettisti avranno ben poche aree su cui lavorare in questo 2021. Si potranno fare modifiche rispetto al 2020 alle ali anteriori, alle fiancate e relativi bargeboards, e all’alettone posteriore. Sistema DRS escluso. Come si può notare dalle foto, abbiamo evidenziato in verde queste aree. In rosso invece sono indicate quelle parti che potranno essere toccate durante il 2021. Le modifiche eventualmente necessarie a una di queste aree, sono state presentate alla FIA dai team a fine settembre 2020 previo utilizzo in totale di due gettoni così suddivisi:
- Struttura deformabile anteriore 2 gettoni;
- Struttura deformabile posteriore 2 gettoni;
- Telaio 1 gettone;
- Impianto frenante 1 gettone;
- Sistema alimentazione 1 gettone;
- Scalino del fondo 1 gettone;
- DRS (due omologati, uno per pista veloce, uno generico) 1 gettone;
- Sospensione anteriore 2 gettoni;
- Sospensione posteriori 2 gettoni;
- Cambio 2 gettoni;
- Cerchioni 2 gettoni;
- Cablaggi elettrici 1 gettone;
- Componenti elettrici minori 1 gettone;
- Componenti da usare durante il pitstop 1 gettone.
La coperta delle modifiche quindi è molto corta. La FIA ha lasciato libertà di intervenire ai team per quanto riguarda il telaio nelle sue parti interne se è da adattare alle misure del nuovo pilota assunto o nel caso di miglioramento dell’ergonomia. Inoltre, in caso di cambio di propulsore, come avvenuto con McLaren che è passata al Mercedes, si possono modificare gli attacchi al telaio del motore e l’impianto di raffreddamento.
Riccardo Turcato