Secondo quanto riportato da Autosport, il primo round del campionato del mondo di F1 in Australia dovrebbe essere posticipato. Dopo i cambiamenti significativi apportati al calendario 2020 a causa della pandemia, la F1 voleva tornare a una stagione più regolare quest’anno, annunciando a novembre un calendario di 23 gare. Inizio previsto il 21 marzo con GP d’Australia, appunto, cancellato nel 2020 poche ore prima delle prime libere del venerdì. Ma con le restrizioni ai viaggi imposte dal Paese e con i timori di una nuova ondata, sorgono sempre più dubbi sulla possibilità che la gara si svolga. Il round di Melbourne a quanto pare potrebbe slittare verso fine stagione, portando a un cambiamento dei GP che chiudono il campionato. La prima gara dell’anno potrebbe quindi diventare il GP del Bahrain, in programma il 28 marzo. Un portavoce della F1 ha detto ad Autosport che il campionato “ha dimostrato di poter tornare a correre in sicurezza dimostrando quanto secondo molti a marzo 2020 sembrava impossibile. Abbiamo stabilito il nostro calendario 2021 e non vediamo l’ora che la F1 torni in pista a marzo“.
I lavori di costruzione del circuito cittadino temporaneo all’Albert Park di solito iniziano verso la fine di gennaio, ma le vendite dei biglietti per la gara non sono ancora iniziate. L’annuncio del posticipo dovrebbe arrivare verso la fine di gennaio. Fin dall’inizio della pandemia, l’Australia ha adottato un approccio molto severo per limitare i contagi, chiudendo i confini ai non residenti subito dopo la cancellazione della gara a marzo. Regole sulla quarantena stretta sono in vigore da allora, obbligando tutti quelli che arrivano in Australia e chi si sposta tra i diversi stati a passare due settimane in Covid hotel dedicati. Al momento nel paese ci sono 279 casi, e in totale si sono registrati 909 decessi riconducibili al Covid. Melbourne si sta preparando a ospitare il primo grande evento dopo quasi un anno, gli Australian Open di tennis dall’8 al 21 febbraio. Il governo dello stato di Victoria ha già confermato che tutti i giocatori che prenderanno parte al torneo dovranno rispettare le due settimane di quarantena all’arrivo in Australia per garantire la sicurezza di tutti. La F1 ha svolto test rigorosi per il Covid fin dall’inizio della stagione a luglio, assicurando che tutto il personale avesse un test negativo prima di poter accedere al paddock. Chi è andato al GP di Abu Dhabi ha dovuto restare in una “bolla” sulla Yas Island per tutta la durata dell’evento, senza potersi spostare in altre zone.
Redazione MotoriNoLimits