Nella seconda tappa della Dakar 2021 lo scenario è cambiato totalmente dopo aver lasciato Bisha in direzione ovest, verso Wadi Ad-Dawasir, visto che le piste rocciose che ieri hanno messo a dura prova pneumatici e nervi hanno lasciato il posto a scenografici altopiani sabbiosi che richiamano quanto visto nella speciale del prologo. Qui i piloti hanno potuto dimostrare il loro valore sulle dune, che sono state rese soffici e insidiose dal vento incessante che ha martoriato la regione negli ultimi giorni. Non sorprende quindi che gli eroi di giornata siano due veterani della sabbia: Nasser Al Attiyah e Joan Barreda.
Essendo solo al secondo giorno di gara molti piloti hanno scelto una strategia più conservativa e le posizioni sono cambiate di poco. In questo Joan Barreda ha fatto l’eccezione che conferma la regola, ma è anche un pilota che ci ha anche abituati a brillare nella prima settimana di gara per poi uscire di scena nella seconda. Ventesimo alla partenza, lo spagnolo ha recuperato terreno con determinazione e preso la testa con autorevolezza, approfittando anche delle difficoltà che i piloti che lo precedevano hanno incontrato nelle dune: mezz’ora persa da Price e K. Benavide, 2h30 da Mathias Walkner e addirittura ritiro per Andrew Short, tradito da problemi meccanici. Nasser Al Attiyah ha aggiunto la 37° vittoria di tappa alla sua collezione, che inaugura la sua strategia di conquista della gara, anche se in testa alla classifica generale rimane Peterhansel. È battaglia aperta tra gli SSV, dove un nuovo pretendente si è messo in mostra sulle sabbie di casa: Saleh Al Sahif su Can Am è il secondo saudita a conquistare una vittoria di tappa, sei anni dopo Yazeed Al Rajhi che vinse sulle dune cilene di Iquique. Per quanto riguarda i camion, Dmitri Sotnikov si è preso la leadership in casa Kamaz con la seconda vittoria di tappa consecutiva, che gli vale anche 17 minuti di vantaggio sul diretto inseguitore,il bielorusso Sahel Viazovich.
Redazione MotoriNoLimits