Nell’anno del suo centesimo anniversario, l’ultima impresa della Casa di Hiroshima in fatto di viaggi ha messo alla prova la Mazda CX-30 e il suo sistema di trazione integrale i-Activ con un percorso di oltre 800 chilometri attraverso il Kazakistan orientale fino al confine con la Cina, affrontando tratti della leggendaria rotta commerciale della Via della Seta per vivere l’arida bellezza della remota Asia centrale.
Effettuata all’inizio di quest’anno prima delle restrizioni dovute al Covid-19, quest’ultima spedizione Mazda fa seguito all’esclusivo evento siberiano del 2018, quando Mazda è diventata il primo Costruttore ad attraversare il Lago Baikal con auto di serie, creando con le CX-5 una nuova rotta attraverso la sua superficie ghiacciata ed evidenziando ancora una volta le doti del sistema di trazione integrale i-Activ Mazda.
La passione di Mazda nell’usare i viaggi come sfida per l’uomo e per la vettura è forte oggi come lo era nel 1936, quando un gruppo di pionieri decise di dimostrare la robustezza del primo veicolo Mazda: l’autocarro a tre ruote battezzato Mazda-Go. In quel primo esempio della volontà di Mazda di misurarsi con tracciati difficili, cinque esemplari di Mazda-Go (dei tipi KC e DC) partirono dalla punta più meridionale dell’isola principale del Giappone e dimostrarono le doti della Mazda-Go lungo 2.700 chilometri di sentieri polverosi, fangosi e impervi, arrivando a Tokyo 25 giorni dopo. La conseguente pubblicità incrementò significativamente le vendite e fece crescere l’immagine dell’Azienda, cosa che Mazda ha puntato a ripetere con le successive spedizioni epiche. Nel 1977 per promuovere la Mazda 323 di prima generazione, una coppia di 323 hatchback affrontò il viaggio di 15.000 miglia da Hiroshima a Francoforte, per arrivare al Salone dell’Auto tedesco dove il modello avrebbe debuttato. Incredibilmente, in piena Guerra Fredda, le due 323 attraversarono l’Unione Sovietica, affrontando strade dissestate e condizioni proibitive per evidenziare l’affidabilità della nuova berlina ancor prima che fosse messa in vendita. La famosa spedizione del 1977 è stata ripresa nel 1990, quando sei veicoli Mazda (626, 323 e furgoni E2200) da Hiroshima sono arrivate sino al quartier generale Mazda di Leverkusen in Germania, questa volta attraverso una Unione Sovietica in dissolvimento. Mentre nel 2013, stavolta con dei giornalisti alla guida delle auto, diverse Mazda3 di terza generazione hanno ripetuto l’escursione dalla fabbrica al Salone di Francoforte, attraversando Russia, Bielorussia e Polonia.
Ispirati da queste spedizioni e dalle prove pubbliche dei veicoli, gli eventi Mazda Epic Drive consentono di sperimentare strade impegnative, scenari incredibili e avventure uniche al volante di una Mazda. Che si tratti di lambire l’Islanda su una MX-5, di assaporare con una Mazda2 l’asfalto tortuoso e la vulcanica bellezza delle isole Azzorre in mezzo all’Atlantico, o di esplorare le meraviglie dell’ingegneria stradale estrema attraverso tunnel, ponti e passi di montagna in Norvegia, i moderni Mazda Epic Drive offrono incredibili viaggi, e allo stesso tempo mettono in evidenza l’ingegneria e le vetture incentrate su chi guida per cui Mazda è celebre. Come la traversata del Lago Baikal del 2018 con le CX-5, il Mazda CX-30 Epic Drive del 2020 in Kazakistan ha permesso una dimostrazione perfetta del sistema di trazione integrale i-Activ Mazda. Realizzata sulla nuova generazione dell’architettura Skyactiv-Vehicle Mazda, l’evoluta trazione i-Activ AWD della CX-30 lavora in sintonia con il G-Vectoring Control (GVC) per gestire la distribuzione della coppia tra le ruote anteriori e posteriori, così da offrire un’esperienza di guida ancora più coinvolgente.
Grazie al sistema di controllo di nuova concezione e alle tecnologie per ridurre gli attriti, il sistema i-Activ AWD di Mazda offre una marcia raffinata e stabile in qualsiasi situazione, ottenendo anche consumi di carburante nell’uso quotidiano quasi pari a quelli di una trazione anteriore. L’evoluto sistema di trazione integrale di Mazda aggiunge il rilevamento del “carico verticale sulle quattro ruote” e funziona in sintonia con il GVC (G-Vectoring Control) per controllare la distribuzione della coppia tra le ruote anteriori e posteriori, migliorando la trazione e l’aderenza indipendentemente dallo scenario di marcia. Il sistema consente anche di ridurre in modo significativo le perdite meccaniche nel loro complesso e contribuisce a migliorare i consumi.
Le nuove tecnologie adottate per la riduzione degli attriti comprendono uno smorzatore in gomma interno alla presa di moto che riduce notevolmente le fluttuazioni della coppia trasmessa in ingresso alla trazione posteriore, e un nuovo settaggio che applica una leggera differenza nel tasso di decelerazione tra presa di moto e differenziale posteriore. Regolando rapidamente la distribuzione della coppia solo quando è necessario, il sistema offre sempre la risposta più adeguata e una reale riduzione dei consumi effettivi. Il differenziale posteriore riduce le perdite meccaniche con l’adozione di cuscinetti a sfera e usando un olio a bassa viscosità, insieme a una configurazione per cui l’olio viene immagazzinato nella parte superiore e fornito solo nella quantità necessaria dove e quando richiesto. Agendo in combinazione, queste misure aumentano la precisione della centralina AWD mentre riducono significativamente le perdite meccaniche complessive.
All’ingresso di una curva, il sistema AWD mantiene la distribuzione di coppia esistente fra anteriore e posteriore, per favorire una migliore risposta in curva attraverso il controllo della coppia motrice da parte dell’unità GVC. Dopo l’ingresso in curva, il sistema AWD aumenta gradualmente la coppia inviata alle ruote posteriori per realizzare una sterzata neutra e un movimento più stabile del veicolo. L’abbinamento con il GVC migliora di fatto anche la risposta della coppia posteriore e la linearità rispetto all’intervento sull’acceleratore del conducente. In accelerazione, viene distribuita maggiore coppia alle ruote posteriori, mentre in decelerazione viene aumentata verso le ruote anteriori, massimizzando le prestazioni di trazione di tutte e quattro le ruote. Questo migliora anche la controllabilità, quindi il veicolo risponde fedelmente alle intenzioni del conducente quando interviene sul volante.
Essendo un sistema di trazione integrale progettato per offrire flessibilità nell’uso quotidiano, il percorso di oltre 800 chilometri del Kazakhstan Epic Drive ha offerto un vero mix di condizioni di marcia per metterlo alla prova insieme alla CX-30: dalle vie cittadine alle moderne strade a doppia corsia, dalle strade asfaltate ai sentieri sterrati fuoristrada, questo tracciato proponeva di tutto.
Partendo da Almaty, la città più grande del Kazakistan situata su un altopiano all’ombra della catena montuosa Trans lli Alatau nel sud del Kazakistan vicino al confine con il Kirghizistan, le CX-30 hanno lasciato il moderno centro cittadino affrontando caotici ingorghi lungo la strada per uscire dalla tentacolare città e si sono avviati sulla moderna autostrada A3 in direzione del Parco Nazionale di Aityn Emel. Qui le CX-30 hanno lasciato le strade asfaltate per quelle sterrate in un viaggio polveroso e impegnativo verso la famosa Singing Dune. Sebbene non sia un vero e proprio fuoristrada, il sistema AWD della CX-30 ha assicurato un’eccellente trazione sulle strade con poco grip del Parco Nazionale del Kazak.
Dai 150 metri della splendida Singing Dune (letteralmente la duna che canta) – così chiamata per il modo in cui i venti e le sabbie mobili creano un suono inquientante quasi simile a un coro – il percorso è uscito dalle pianure sub-desertiche dai cammelli vaganti verso la città di Zharkent, che si trova a tiro del confine cinese, all’estremità sud-orientale di questo vasto paese. Il secondo giorno il percorso del Kazakhstan Epic Drive ha portato le auto a sud verso il Charyn Canyon e su strade sterrate più impegnative attraverso una serie di incredibili canyon che sembrano stranamente parenti delle terre selvagge del Nevada, ma si trovano nel cuore della remota Asia centrale. Dopo di che il percorso si è diretto a ovest verso Almaty costeggiando il vasto bacino idrico di Kapshagay.
Le Mazda CX-30 hanno completato con facilità il Kazakistan Epic Drive, dimostrando l’adattabilità del più recente SUV Mazda e le doti del sistema i-Activ AWD. Per provare virtualmente la Mazda CX-30 Kazakistan Epic Drive, si può vedere l’intera esperienza in un impressionante film e la selezione completa delle immagini di questo incredibile viaggio disponibili sul portale stampa. Su tutta la gamma dei SUV Mazda CX-30 e Mazda CX-5 e della Mazda3 hatchback, la trazione integrale i-Activ di Mazda offre la sicurezza e la tranquillità dell’aderenza delle quattro ruote motrici quando le condizioni lo richiedono, insieme all’efficienza nei consumi e a un migliore coinvolgimento nella guida.
Redazione MotoriNoLimits