Una vittoria di Lewis Hamilton non fa notizia, ma quella di oggi nel GP di Turchia entrerà nella storia, perché lo porta al settimo Titolo Piloti ed è arrivata
al termine di una gara incredibile, che l’ha visto partire 6°, risalire al terzo posto e poi prendere il comando e non ha voluto saperne di ascoltare il team e rientrare per montare un nuovo set di intermedie, rischiando e portando a casa la decima vittoria della stagione, la numero 94 in carriera.
Una gara da tutto o niente, in cui si è visto l’uomo che non si accontenta di un piazzamento, quello che fa 53 giri sulle stesse gomme e chiude con 31,6 secondi sul secondo classificato, l’ottimo Sergio Perez, il silurato dalla Racing Point, che si toglie una gran soddisfazione. Una domenica da eroi, cui si aggiunge Sebastian Vettel, al primo podio della stagione, che ha rimontato dall’11° al terzo posto finale (8 le posizioni guadagnate al via), facendo una gara aggressiva e perfetta e approfittando all’ultimo giro di un errore del compagno di squadra Charles Leclerc.
Ai molti che dicono “Facile vincere, guida una Mercedes“, la risposta arriva dalla gara disastrosa di Valtteri Bottas, l’unico che oggi avrebbe potuto impedire a Hamilton di vincere il Titolo ma che, partito 9°, è finito almeno quattro volte in testacoda, annaspando e chiudendo 14° e doppiato dallo stesso compagno di squadra. Uno schiaffo morale per chi guida la stessa macchina e che per mesi ha continuato a ripetere che avrebbe vinto il Mondiale…
Dopo il caos di ieri, il circuito di Istanbul ha regalato grande azione, fino all’ultimo giro, quando Sergio Perez è stato superato dalla Ferrari di Leclerc alla curva 12, con il messicano che si è ripreso subito la seconda posizione e Vettel che ha approfittato dell’attimo per passare il compagno di squadra e conquistare il podio. Quarto alla bandiera a scacchi un più che comprensibilmente deludo Leclerc, davanti alla McLaren di Carlos Sainz, con le Red Bull di Max Verstappen e Alex Albon in 6° e 7° posizione davanti a Lando Norris. Il pilota McLaren che ha superato proprio nelle ultime fasi la Racing Point di Lance Stroll, uno dei grandi delusi di giornata: dopo la pole conquistata ieri, ha mantenuto il comando al via e sembrava poter volare verso la vittoria, ma il terzo stint difficile sulle intermedie l’ha fatto scivolare nelle retrovie, chiudendo nono davanti alla Renault di Daniel Ricciardo.
Una gran bella gara in cui, nonostante la pista bagnata, l’asfalto turco non ha tradito: forse i piloti ci avevano anche preso il piede rispetto a ieri, ma abbiamo visto un sacco di sorpassi e duelli ruota a ruota, su un tracciato vero che meriterebbe di restare in calendario anche in futuro. Un tracciato che fa selezione, che non perdona gli errori (Verstappen ne sa qualcosa, ma almeno ci ha provato, anche se ha buttato via probabilmente un risultato migliore), ma regala azione e non torpore. Insomma, qui oggi si è vista la F1 e non un inutile e soporifero trenino. Una gara dove niente era scritto e che fino all’ultimo metro, fino alla bandiera a scacchi, ha tenuto tutti incollati. In una parola: emozionante.
Barbara Premoli
7X Formula 1 World Champion. Wow. To everyone that has supported me along the way, this is for you. To my incredible family, where do I even start? I am eternally grateful for your unconditional love, sacrifices and support… https://t.co/Uwb34qzCx2
— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) November 15, 2020