Pioggia forte, due bandiere rosse, asfalto scivoloso anche da asciutto e dopo due ore il miglior tempo delle qualifiche in Turchia è di Lance Stroll, che conquista la prima pole in F1 davanti a un delusissimo Max Verstappen e al compagno di squadra in Racing Point Sergio Perez, con le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas in 6° e 9° posizione. Il Q1 è stato interrotto per due volte e per quasi 45 minuti, la prima a causa della pioggia dopo una decina di minuti dall’inizio e la seconda quando Romain Grosjean è uscito alla curva 1.
Viste le prestazioni in tutte le libere, Verstappen sembrava avere già in tasca la pole: il suo primo giro in Q3 è stato di 1m52.326s, di oltre 2 secondi più lento rispetto a quello fatto nel Q2, ma nel giro successivo è stato molto veloce nei primi due settori, prima di decidere di abortire il giro e rientrare per montare le intermedie, dopo il P1 di Sergio Perez con un crono di 1m52.037s proprio su quella mescola. Anche se il secondo tempo e la prima fila non sono certo da buttare, l’olandese della Red Bull non è riuscito a essere sufficientemente competitivo per battere l’1m47.765s di Stroll, limitando i danni e scalzando dalla seconda piazza Perez, chiudendo a 0.29s dal canadese.
Quarto Alex Albon sulla seconda Red Bull davanti alla Renault di Daniel Ricciardo, che ha scelto di girare con le full wet per tutto il Q3. E questo circuito, ma soprattutto le condizioni, non vanno proprio a Lewis Hamilton, che ha chiuso 6°, dopo essere riuscito a migliorare il tempo sulle intermedie, con il compagno di squadra 9°. Tra le due Mercedes, Esteban Ocon e Kimi Raikkonen, con Antonio Giovinazzi a chiudere la top 10. E merita di essere sottolineata la prima volta in Q3 di entrambe le Alfa Romeo Racing, proprio nel weekend in cui il team celebra i 500 GP.
Grandi delusi nel pomeriggio di Istanbul i piloti Ferrari e McLaren, fuori nel Q2, con Norris 11°, Vettel 12°, Sainz 13° e Leclerc 14°. E se i ferraristi non si spiegano il calo di prestazioni rispetto a ieri, per il direttore sportivo Laurent Mekies la risposta è semplice “Sul bagnato non siamo competitivi“. E si è visto, anche in termini di tempi e distacchi, se già non bastassero le posizioni in griglia. Chissà cosa avrà pensato Mattia Binotto davanti alla TV, se ha resistito fino alla certezza dell’esclusione o ha cambiato canale prima… e chissà, soprattutto, se la televisione è ancora intera! Caro Mattia, da casa fa questo effetto, al muretto sembra diverso, vero?
Per quanto queste qualifiche siano state assurde e a tratti ridicole (incluso il cane in pista durante il periodo di bandiere rosse…), complimenti a Lance Stroll per come ha guidato, primo canadese in pole da Jacques Villeneuve nel GP d’Europa 1997. Ma definirlo mago della pioggia anche no, come ci è toccato sentire in telecronaca! E poi lasciatecelo dire: tutti hanno gridato alla novità… quale? Le prime tre macchine sono due Mercedes (del 2019, rosa) e una Red Bull! Adesso occhi puntati al cielo fino a domani, perché anche la gara (che scatta alle 11.10) è a rischio pioggia e rinvii o interruzioni potrebbero portare a una sospensione anticipata, visto che in Turchia viene buio presto. Certo che, per quanto questo campionato sia stato messo insieme alla bell’e meglio, qualcuno poteva pensare a questo “piccolo” dettaglio… Ma come pretendere che pensino alla luce, quando non si sono curati di come è stata asfaltata la pista meno di due settimane fa, quando era stato consigliato di non farlo? Gente che fa entrare delle auto stradali in pista e le fa girare tutta notte per cercare di gommare la superficie? Definirli improvvisatori è fargli un complimento. Ma almeno oggi abbiamo capito perché si dice “cose turche”…
Barbara Premoli