La prima giornata di azione del GP di Turchia è stata caratterizzata dal nuovo asfalto particolarmente scivoloso dell’Istanbul Park e da una superficie
leggermente umida nelle FP1, con temperature asfalto inferiori ai 20° nelle FP2. Ciò ha reso difficile trovare grip e ha causato molto scivolamento, con un po’ di graining specie sulle soft, mentre usura e degrado dei pneumatici sono stati estremamente bassi. Di conseguenza, i tempi sul giro sono stati più lenti rispetto a quanto ci si aspettava in base alle simulazioni effettuate dai team. Sono state provate tutte e tre le mescole: nelle FP1 il lavoro si è concentrato soprattutto sulle hard, mentre il pomeriggio i piloti hanno utilizzato le medium prima di completare la sessione sulle soft. Il gap prestazionale stimato tra le mescole è abbastanza vicino: circa 0,9 secondi tra Soft e Medium e 0,8 secondi tra Medium e Hard. Il più veloce in entrambe le sessioni di libere è stato il pilota della Red Bull Max Verstappen: oltre 5 secondi separano il leader dal pilota più lento nelle FP2.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING: “Il nuovo asfalto dell’Istanbul Park, posato da meno di due settimane, oggi si è rivelato estremamente scivoloso. Ci aspettavamo qualcosa di molto simile a quello di Portimao ma in realtà si è rivelato molto diverso e con uno scarsissimo livello di grip. C’è stata una decisa evoluzione nonostante l’assenza di gare di supporto. Inoltre, la pista è stata lavata durante la notte, lasciando alcune aree leggermente umide questa mattina. Abbiamo rilevato un po’ di graining sulla soft, come previsto in queste condizioni estreme, a causa dello slittamento delle vetture; questa situazione dovrebbe migliorare durante il fine settimana man mano che l’asfalto viene gommato, i piloti riescono a scaldare maggiormente i pneumatici e la pista continua a evolversi. Tuttavia, dobbiamo tenere d’occhio anche il meteo; c’è la possibilità che durante il fine settimana possa piovere e questo potrebbe ripristinare le condizioni iniziali della pista, aggiungendosi a quella che già ora una sfida molto grande”.
Redazione MotoriNoLimits