DPCM. Abbiamo imparato tutti questa parola e cosa vuol dire da marzo a oggi. Sono stati compagni di viaggio di cui avremmo fatto volentieri a meno, ma che però abbiamo dovuto seguire per cercare di districarci nella situazione pandemica attuale. Imola, in zona Cesarini, ha dovuto rinunciare al pubblico in ottemperanza proprio all’ultimo DPCM del Presidente del Consiglio. Un colpo al cuore per tutti. Per chi aveva comperato i biglietti e per chi, anche se da casa, sperava di vedere le tribune di Imola animate dalla passione.
Per decreto però non si può allontanare la passione da questo nostro amato sport e dai loro cavalieri. Siamo pur sempre italiani. E i motori sono parte della nostra cultura e storia. E così, tra sabato e domenica, ove possibile, tra le colline, il parco e le strade attorno al tracciato, chi ha potuto, si è affacciato a seguire la F1 comunque, senza creare problemi di ordine pubblico alcuno. Una prova di intelligenza e d’amore verso Imola, dopo che si erano lette cose strane sui social come forzare i varchi e proteste.
No, noi appassionati di motori non siamo così. E la passione ci spinge a stare in un balcone sulla Rivazza, su una scala appoggiata alle mura di confine o a guardare in un buco tra le siepi. Non facciamo i finti indignati e scandalizzati per chi ha cercato, in un anno terribile, un poco di normalità. Un attimo di passione e felicità in una F1 che passa veloce come il battere di una palpebra.
Ci sono alcune istantanee scattate dall’ex-direttore di Autosprint Alberto Sabbatini, che vogliamo condividere perché, ci hanno strappato un grande sorriso e racchiudono l’essenza di quanto detto. Strada zona Rivazza. Esterno giorno. Un furgone parcheggiato a bordo strada. Due persone in piedi sul tetto a guardare la pista con i vigili urbani che gli stanno facendo la contravvenzione. Sicuramente la multa sarà costata meno di un biglietto d’ingresso ma, in un anno così, non prendiamocela con i due sul tetto del furgone, bensì ridiamoci su e pensiamo a quanta voglia di motori ci sia. Ben oltre la multa che siamo sicuri avranno pagato ben volentieri. Un grazie ancora ad Alberto Sabbatini per aver condiviso questi attimi di vita fuori dal circuito con noi.