Jean Todt ammette di essere molto preoccupato della pandemia. Anche se la F1 continua a correre con i protocolli che includono gare a porte chiuse, bolle sociali e mascherine e test obbligatori, la nuova ondata del virus e i lockdown sono una realtà in Europa e nel mondo. “Tutti quelli che hanno contribuito a questo successo merita i complimenti“, ha detto il presidente della FIA al giornale De Telegraaf. “Allo stesso tempo sono ancora molto preoccupato dell’attuale situazione mondiale. Chase Carey e il suo team sono riusciti a rispondere alle nuove minacce e possiamo essere considerati dei leader negli eventi internazionali, dato che siamo riusciti a iniziare a luglio a Spielberg, non dopo una crisi ma durante. Siamo un esempio per tutti“. La F1 sta per svelare un calendario normale e con 23 gare senza precedenti per il 2021 e Todt dice che ha briefing continui con gli esperti medici della FIA: “Quella è la mia forza, che sono aiutato da esperti nel loro settore. Chi un anno fa avrebbe pensato che ci sarebbero state così tante restrizioni e che adesso staremmo parlando indossando delle mascherine? Questo è il meglio che possiamo fare adesso ma sono certo che impareremo ancora molto dall’attuale situazione“.
Todt ha poi parlato delle visite regolari a Michael Schumacher: “La sua lotta continua, assieme alla famiglia e ai dottori. Lo vedo regolarmente, guardiamo la TV insieme“. Ma quando gli è stato chiesto se il campione sia consapevole dei successi del figlio 20enne Mick, che nel 2021 dovrebbe debuttare in F1, Todt ha detto: “Non voglio parlare di questo. Non voglio entrare in dettagli perché è una questione privata. Mick è un giovane pilota di talento. Ha un cognome importante, ma avrà bisogno di tempo. E’ troppo presto per dire se ha il talento del padre o di Max Verstappen o di Lewis Hamilton. Non lo sappiamo ancora“.
Redazione MotoriNoLimits