Nel post-gara del GP del Portogallo, in cui Leclerc e Vettel hanno chiuso al 4° e 10° posto, il Team Principal della Ferrari Mattia Binotto ha parlato ai microfoni di Sky Sport F1.
Quarto posto con Leclerc, ma il podio era possibile?
Non credo, onestamente no, era centrare il quarto, l’abbiamo centrato, soddisfatti per il ritmo gara, tutto sommato la macchina oggi si è comportata bene, anche sulla distanza, sia con le gomme medie, che con quelle più dure. Sarei stato, magari, curioso di vedere, con una scelta oggi, con queste condizioni di soft e medium, perché le medium, poi, sono durate molto più del previsto. Non ci aspettavamo a inizio gara di poter fare una singola sosta con delle soft e delle medium. Però, contenti così. Contenti perché la macchina si è comportata bene, siamo davanti a quelli che sono attuali nostro concorrenti diretti. Anche Vettel, partendo un po’ più da dietro, ha rimontato qualche posizione, quando ha avuto pista libera ha potuto fare un ritmo discreto. Quindi, fiducioso guardando alle prossime gare, sicuramente, molto curioso e interessato di confermare a Imola tra una settimana la prestazione vista oggi.
Quanto è incoraggiante un weekend come questo?
Era importante, perché abbiamo fatto alcune modifiche, che sono una scelta in direzione sviluppo anche per l’anno prossimo, C’aspettavamo delle risposte e queste risposte sono venute.
Il percorso è giusto?
Il percorso pensiamo sia quello giusto, perlomeno, la direzione presa è quella che consideriamo essere quella corretta. Quindi, sappiamo che strada prendere, sappiamo in che direzione andare in questo momento e si, stiamo spingendo il più possibile sull’anno prossimo.
La macchina di Vettel e identica a quella di Leclerc?
Le macchine sono assolutamente identiche, su questo non c’è dubbio. Io spero che Vettel possa fare una buona qualifica a Imola, partire un po’ più avanti e far valere un po’ di più la sua capacità di guida anche in gara.
Oppure, ha solo trovato davanti a sé uno veramente tosto
Leclerc è sicuramente molto bravo, però, ci si aspetta, forse, qualcosa anche di più da un non secondo pilota.
Redazione MotoriNoLimits