I protocolli anti-Covid adottati in questa stagione dalla F1 continueranno anche nel 2021. A dirlo Bruno Famin, FIA operations director responsabile delle misure applicate quest’anno dallo sport per ridurre al minimo i rischi di contagio. Come sapete, i numeri continuano ad aumentare in Europa e nel mondo e il presidente della FIA Jean Todt ha ammesso che ci sono diversi punti interrogativi sul calendario 2021 non ancora pubblicato e in ritardo rispetto al solito. “Speriamo sia un calendario simile a quelli tradizionali“, ha detto a Sky Italia. Ma al momento per il 2021 sono previste le stesse misure attuali – mascherine, distanziamento, test obbligatori, numero limitato di persone ai GP e “bolle” nel paddock. “Nel 2021 in F1 adotteremo lo stesso approccio che abbiamo adesso“, ha detto Famin al giornale De Limburger. “Ci garantisce di poter correre ovunque“.
Nel frattempo, la Racing Point ha negato di aver ricevuto un richiamo ufficiale dalla FIA per non essere stata abbastanza trasparente sulla positività di Lance Stroll e di suo padre Lawrence. Il boss McLaren Zak Brown ha puntato il dito contro le affermazioni del collega Otmar Szafnauer secondo cui Stroll non sarebbe stato sottoposto a test al Nurburgring dopo consulto con il suo medico: “Non so se fosse il Dr Mallya, il Dr Seuss o il Dr Dre“, ha detto l’americano. “Forse la prossima volta dovremmo fare test dopo qualunque sintomo, visto che sappiamo quanto sia pericoloso“. Szafnauer ha ovviamente negato che il comportamento della Racing Point abbia portato a un richiamo ufficiale della FIA. “Non è stato un richiamo, solo un promemoria che abbiamo l’obbligo di informare la FIA in un breve lasso di tempo e abbiamo capito“. Forse non avevano capito prima, scherzando con la salute di tutti quelli che sono nel paddock.
Redazione MotoriNoLimits